MESSINA. Dopo le solite e immancabili polemiche post corteo no ponte, resta teso il clima politico in merito all’opera infrastrutturale. A finire nell’occhio del ciclone, a causa di due post (uno dei quali è stato poi rimosso), è il senatore della Lega Nino Germanà.
Il primo è rivolto al wwf, a cui, secondo l’esponente del Carroccio “non gli resta che attaccarsi all’uccello”. Il secondo a Barbara Floridia del M5s, con allusioni e doppisensi a sfondo sessuale.
Immediate le reazioni di sdegno, fra le quali quelle della stessa esponente pentastellata. “Questo – scrive Barbara Floridia – è il post di un senatore della Lega pro ponte. Questo è il livello delle sue argomentazioni. In un periodo in cui il rispetto della donna (ma, in generale, il rispetto per tutti) sembra essere davvero l’unica strada verso una società migliore, un senatore della Repubblica utilizza un fermo immagine per una squallida battuta sessista. La cosa più triste è che sono sicura che se la stessa frase l’avesse utilizzata un mio collega maschio nessuno si sarebbe mai sognato di rileggerla in questo modo. Nemmeno il senatore Germanà che, da rappresentante delle istituzioni, dovrebbe anche nel suo modo di esprimersi dare l’esempio. Se non capiamo che anche le parole possono essere una forma di violenza non riusciremo mai a cambiare le cose”.
A commentare anche Palmira Mancuso di Più Europa: “Nino Germanà ha veramente toccato il fondo con il suo linguaggio sessista e volgare, doppisensi che non capiamo cosa dovrebbero suscitare nei suoi lettori. Le donne del partito in cui “milita” il senatore davvero ridono di post del genere? A me non fa ridere affatto che un rappresentante del Parlamento, che in queste settimane vede la maggioranza sperticarsi a difesa delle donne, si esprima con questa modalità. Ma non si vergogna? Può anche fare pulizia sul profilo, ma sarebbe bene farla prima sui pensieri”.