MESSINA. Si terrà il 27 gennaio, dalle ore 10, “La Messina che fu, dal 1908… città sospesa. Quale il futuro?”, iniziativa promossa dalla Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” e inserita nell’ambito della manifestazione “1908-2018. A 110 anni dal sisma di Messina”, per porre in essere un ricco calendario di manifestazioni, atte a dare il giusto rilievo al sinistro evento che ha colpito la città il 28 dicembre del 1908.

Si inizierà alle ore 10 con dei momenti di riflessione e approfondimento nell’ambito dell’iniziativa “de qua” e in cui porranno i propri saluti Carmelo Briguglio, in rappresentanza dell’Assessore Regionale dei BB.CC. e I.S., Sebastiano Tusa, delegato della Curia Arcivescovile di Messina, e Massimiliano Minutoli, assessore alla Protezione Civile . Previsto, inoltre, l’intervento istituzionale del direttore della Biblioteca, Tommasa Siragusa, che fungerà anche da moderatrice, dell’ingegnere Antonio Rizzo, in qualità di esperto dell’Amministrazione comunale per le attività di Protezione civile e del professore Dino Calderone, Presidente del “Comitato Messina 908”, con il quale la Biblioteca ha stilato un atto di collaborazione per le ricerche da effettuarsi al fine di reperire notizie relative ai terremotati dispersi e sopravvissuti al sisma del 1908.

Prevista anche la partecipazione del sociologo Pier Paolo Zampieri e del dottor Giuseppe Ruggeri, nella veste di scrittore, entrambi autori di alcuni dei testi in esposizione, imperniati sulla zona di Maregrosso e del sindaco Cateno De Luca e degli assessori Vincenzo Trimarchi, alla cultura, e Giuseppe Scattareggia, allo Sport, Spettacolo e alle Tradizioni Popolari, alla cui presenza verrà inaugurata la manifestazione.

Presenzierà, infine, il Maestro Giovanni Renzo, autore delle musiche originali del corto muto del 1909, “L’orfanella di Messina”, che verrà proiettato insieme ad altri documentari sul terremoto del 1908. Tale materiale multimediale è parte del più vasto repertorio d’Istituto.

Si comincerà dalla metà del ‘500, con una prospettiva “a volo d’uccello”, dalla quale traspare una città ben fortificata, cinta da mura, militarmente sicura; seguirà la visione della Messina secentesca: una città commerciale, caratterizzata dalla Palazzata che fa da sfondo al porto, in sostituzione delle mura, forse mai esistite; passando dalle immagini del Settecento, si giungerà fino alla fine dell’800 e ai primi del ‘900. Si riscontreranno, di volta in volta, le variazioni della pianta urbana con edifici destinati a scomparire nel tempo: il Palazzo Reale, il lazzaretto, le saline. Riprenderanno vita dalle predette Stampe, tutte originali: l’arsenale, la Real Cittadella, la Lanterna del Montorsoli, la battaglia tra flotta turca e la fanteria spagnola. Infine si proporranno immagini dello Stretto solcato dalle feluche o da piroscafi mossi dalle grandi ruote a pale fino al moderno ferry boat. Ci si potrà immergere, ancora, nella Messina prima e dopo l’immane disastro del 1908, attraverso le fotografie d’epoca, che daranno la reale dimensione di come questo tremendo cataclisma ne abbia modificato la struttura urbanistica.

Dopo la parte espositiva dedicata alle immagini, si aprirà al visitatore una pregevole rassegna di pubblicazioni dei viaggiatori, quali Goethe, Dumas, Hittorff, e di guide della città di Messina dei primi anni del ‘900, opere a firma di Grosso Cacopardo, Martinez, Busacca, La Corte Cailler, che tratteggiano la splendida Messina del pre-terremoto. Farà di contro un’ampia sezione dedicata ai testi sul terremoto e agli interventi che ne seguirono, in campo decisionale e attuativo, per la ricostruzione della città, la maggior parte dei quali tratti dalla collezione Messano-Calabrese, con la quale la Biblioteca continua a rispondere alla sua vocazione di riassemblaggio di materiale bibliografico, per ritrovare l’ “identità messinese” e calabrese dopo il sisma del 28 dicembre 1908, compito peraltro assegnatole nel 1926, con Regio Decreto. Così a fianco di “L’alba del terrore a Messina e a Reggio”, ove si riecheggia lo sgomento dei primi momenti, il fruitore potrà incontrare “Per la città distrutta”, componimento in versi di Tommaso Cannizzaro, “Il Risorgimento a Messina e il piano regolatore”, “Le baracche nei Villaggi” e gli atti comunali.

Attraverso le pagine dei Periodici storici della Biblioteca si potranno leggere le notizie che la stampa riportò nei giorni cruciali del triste evento e nei tempi a seguire. Così sugli espositori si potranno riscontrare ad esempio: “La Tribuna”  del 29 dicembre 1908; “Il Giornale d’Italia” del 30 dicembre 1908, “L’Avvenire d’Italia” del 31 dicembre 1908, “L’Illustrazione Italiana” del mese di gennaio 1909, ma anche, dalle pagine dell’Archivio Storico Messinese (1918-1920), apprendere le parole pronunziate dall’Ingegnere Borzì l’8 gennaio 1919, durante una conferenza, tenutasi presso la “Società di Storia Patria”, sul progetto della nuova cortina del porto, e poi ancora saranno presenti diversi numeri di “Città e Territorio”.

Completerà il percorso espositivo una breve cernita di testi di autori moderni sull’odierna Messina e sui villaggi della zona sud.

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