MESSINA. «La Fondazione Messina per la Cultura ha presentato nelle scorse ore il cartellone delle proprie iniziative culturali. La prima notizia è che in questo modo la Fondazione diventa effettivamente operativa dopo un lungo periodo di esistenza soltanto formale. Allo stesso modo si rileva con sgomento come, fatto salvo un solo evento, dalla programmazione della Fondazione sia stato di fatto messo da parte il Teatro Vittorio Emanuele, segnatamente la parte orchestrale, che pure esiste e tiene in piedi con grande impegno e dignità la produzione musicale di quell’ente, di cui pure il Comune è socio costitutivo». Così. in una nota, il consigliere del Pd Alessandro Russo, che pone l’accento sulle maestranze del Teatro, rivolgendosi alla Giunta comunale.
«Ciò, del resto – prosegue – non è che soltanto l’ultima conferma di quanto l’attuale maggioranza di Basile sia del tutto disinteressata alla vicenda e alle sorti del Teatro Vittorio Emanuele. Se ne è avuto un esempio vivido in occasione della recente votazione, in Consiglio comunale, della mozione da me proposta e sottoscritta da altri colleghi del PD e di altri gruppi che prevedeva l’impegno per il sindaco a rilanciare le attività del Vittorio Emanuele, con la previsione di stanziamenti duraturi a favore dell’orchestra e delle attività di produzione musicale. Nonostante gli impegni di Basile in aula, la sua maggioranza ha poi bocciato quella mozione, deludendo gli operatori culturali, i musicisti, le maestranze di quel teatro che, evidentemente, attrae un minimo di interesse solo quando va nominata la governance, non certo per la sua capacità di sopravvivenza. Eppure, Basile giustificò la nascita di Fondazione Messina per la Cultura come possibile strumento di valorizzazione e strutturazione proprio dei professori d’orchestra del Vittorio Emanuele: per il tramite delle attività di questa Fondazione, diceva, l’orchestra e la sua produzione avrebbe potuto essere strutturata definitivamente. Promessa che nel D.U.P., appena lo scorso inverno, la giunta Basile mise nero su bianco come obiettivo del proprio mandato, addirittura prevedendo la stabilizzazione dei musicisti residui della orchestra del Vittorio Emanuele».
«Ebbene, dalle parole ai fatti il dato drammatico è quindi quello di queste ore: il Teatro Vittorio Emanuele e i suoi valenti orchestrali sono completamente tagliati fuori da un cartellone di iniziative che la Fondazione che ha come missione quella di diffondere cultura a Messina sta proponendo alla città. Una drammatica testimonianza del disinteresse della giunta Basile e della sua maggioranza rispetto alle sorti e alle prospettive del Teatro, che – si ricorda – sulla carta è la più importante istituzione culturale cittadina. E tutto ciò nonostante le ribadite promesse di strutturazione degli orchestrali o addirittura della loro stabilizzazione. I fatti dimostrano il contrario. Con una penalizzazione e un disinteresse dell’amministrazione che non può non essere spiegata ai messinesi. Perché del Teatro non interessa più nulla a Basile? Perché le promesse su questo punto sono state completamente disattese? Ci sono ragioni di conflitto politico sull’uso del teatro tra Basile/De Luca e l’assessorato regionale competente che si stanno continuando a giocare sulla pelle dei musicisti e sulla sopravvivenza stessa del Vittorio Emanuele? Un triste destino, quello del nostro Teatro. Che deve essere spiegato e chiarito senza sotterfugi o mezze parole a tutti i messinesi, perché la città non merita di perdere questa importantissima istituzione culturale».