MESSINA – Arresti domiciliari per Luigi Bruno, il giovane arrestato insieme a due minorenni di 15 e 16 anni per la tentata rapina ai danni di un venditore ambulante. L’aggressione messa a segno su un autobus il 18 giugno scorso. L’ambulante era finito in ospedale con una frattura del naso e giudicato guaribile in trenta giorni.

Stamattina si è aperto il processo per direttissima davanti ai giudici della Seconda sezione penale del Tribunale. Bruno, che è difeso dall’avvocato Daniela Garufi, oltre del tentativo di rapina deve rispondere anche di lesioni personali in concorso. Nel corso dell’udienza sono stati sentiti alcuni testimoni dell’aggressione che hanno raccontato quanto accaduto sull’autobus. Il Tribunale, accogliendo la richiesta della difesa, ha disposto gli arresti domiciliari per Bruno. Il processo prosegue il 4 ottobre prossimo.

Secondo la ricostruzione della polizia l’extracomunitario era stato aggredito da un gruppetto di giovani con cui aveva avuto un acceso diverbio. Le urla ed il trambusto che ne erano seguiti avevano richiamato l’attenzione di passeggeri e dell’autista che avevano chiesto l’intervento della polizia. Quando i poliziotti sono arrivati due giovani erano già scappati mentre altri tre erano rimasti a bordo dell’autobus.

Luigi Bruno era tornato libero da pochi giorni dopo essere stato arrestato e poi scagionato per l’aggressione ad un ventinovenne in via Garibaldi avvenuta lo scorso 20 maggio.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments