MESSINA. Presentata alla Città metropolitana l’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030. Nell’Agenda sono stati inseriti cinque obiettivi strategici: Mobilità Sostenibile e Smart Cities, Economia Circolare, Ecosistemi e Biodiversità, Sport e Turismo Sostenibile nelle Aree Protette, Adattamento ai cambiamenti climatici e riduzione del rischio. Gli obiettivi individuati possono essere sintetizzati nei due progetti pilota: rigenerazione del compendio edilizio “Città del ragazzo” in un progetto chiamato “dopo di noi” finanziato nell’ambito del PNRR con 54 milioni di euro e che potrà essere riferimento non dolo per il territorio metropolitano di Messina, ma per tutta la Sicilia orientale. Il progetto prevede la riqualificazione di tutta l’area del quartiere Gravitelli di Messina: viabilità, trasporti, comunicazione. Tutto questo grazie anche ad un monitoraggio fornito dall’Agenda e ai criteri ambientali suggeriti dall’Università e dal Ministero. Il secondo progetto è la riqualificazione dell’area di Capo Peloro, definita la più bella spiaggia d’Europa che si trova all’interno di un’area ambientale protetta, un’area umida all’interno di un territorio fortemente urbanizzato, processo già avviato con la demolizione e messa in sicurezza a carico della Città metropolitana dell’area ex Sea-flight, si sta anche pensando ad un riutilizzo e una riqualificazione del pilone, alla riqualificazione dei percorsi pedonali e a coniugare le attività produttive con l’ambiente. documento che nasce dalla consapevolezza di molti governi mondiali della gravità della crisi ecologica che riguarda tutto il pianeta e dal riconoscimento della necessità di adottare strategie economiche sostenibili e rispettose dell’ambiente. Si tratta di un programma sottoscritto da 193 Paesi membri della Organizzazione delle Nazioni Unite, costituita da 17 obiettivi inquadrati in un programma d’azione con 169 traguardi (target) che si ripropongono, entro il 2030 e nei tre ambiti dello sviluppo sostenibile -Economico, sociale ed ecologico – di porre fine alle povertà, diminuire le diseguaglianze, affrontare i cambiamenti climatici, costituire società più giuste e di coinvolgere in questo ambizioso progetto le varie componenti della società, le imprese private, il settore pubblico, la società civile, gli operatori dell’informazione e della cultura. I lavori della giornata sono stati aperti dal Sindaco Metropolitano Federico Basile che, dopo avere portato i saluti della Città Metropolitana ai presenti e ringraziato le Istituzioni coinvolte nel progetto, ha sottolineato come si stia lentamente acquisendo una maggiore consapevolezza delle problematiche ambientali, anche in ambito urbano, con comportamenti mediamente più responsabili, e come il concetto di Smart cities vada inteso non solo come tecnologia applicata alla parte amministrativa ma anche e soprattutto come modo diverso di fruizione dei servizi, con un atteggiamento di maggiore consapevolezza nell’approcciarsi ai problemi dell’ambiente urbanizzato dai rifiuti, all’acqua, alla viabilità, e del territorio nel suo complesso. Occasioni di dibattito, come questa, servono a dialogare, a confrontarsi e a trovare idee che rendano competitivi, ma anche e soprattutto, a individuare i sistemi per consentire ai nostri concittadini di fruire di servizi migliori.

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