MESSINA. Riparato il guasto alla condotta dell’acquedotto Fiumefreddo, danneggiata da uno smottamento tra Taormina e Castelmola che ha lasciato mezza città senza acqua per tutta la giornata di ieri, l’erogazione sta lentamente riprendendo. Molto lentamente, dato che è necessario che la condotta ritorni “in pressione” per alimentare i serbatoi comunali, e da quelli i rubinetti delle case, per cui in alcune zone la pressione è insufficiente per raggiungere i piani alti o i serbatoi sui tetti, col risultato di un’altra giornata di passione per molti messinesi.
Nel frattempo, c’è chi si è scagliato contro le modalità (o non modalità) di comumnicazione dell’Amam, l’azienda partecipata che gestisce l’acquedotto. Alessandro Geraci, consigliere della terza circoscrizione, zona in cui ricadono alcune delle aree che da sempre risentono più di altre dei problemi della rete idrica messinese, ha inviato una nota di fuoco: “Ad ogni guasto e ad ogni distacco idrico al fine di eseguire i lavori, sono i cittadini a chiamare lamentando il disservizio e noi a nostra volta a contattare l’azienda e l’amministrazione per comprendere cosa sia successo ed i tempi di intervento. Nessuno mette in dubbio, che la rete idrica e l’intero acquedotto siano vetusti , sui quali mai nel passato si fosse intervenuti e che siano sacrosanti i tempi tecnici di intervento e nulla da rimproverare ai tanti operatori e tecnici al lavoro ogni giorno, ma nell’era del digitale, dei social , delle istantanee comunicazioni è inaccettabile questa continua assenza di dialogo e comunicazione da parte dei vertici Amam. Sono passati quasi 2 mesi dal giorno di insediamento del nuovo Presidente Alibrandi, ed ancora non abbiamo avuto un confronto istituzionale con la Terza Circoscrizione, largamente interessata dai molteplici problemi idrici. Nelle more di un confronto ad ampio raggio con l’azienda di Viale Giostra, che ha anche assorbito la gestione delle manutenzioni ordinarie della città, ieri ho chiesto intanto al neo Assessore Antonino Carreri con delega ai rapporti con l’A.M.A.M. , di intervenire sulla comunicazione aziendale, facendo si’ che prima di ogni distacco per qualsivoglia motivo, venga informata la popolazione passo dopo passo, attraverso tutti i canali disponibili sia istituzionali che mediatici. Non è più ammissibile negligenza e menefreghismo, trattandosi di un bene pubblico essenziale come l’ acqua”.