MESSINA. Mentre si continua a discutere delle condizioni in cui versano le autostrade A18 e A20, il consigliere della VI Circoscrizione Mario Biancuzzo torna alla carica con un suo cavallo di battaglia, ovvero l’abolizione del pedaggio al casello di Ponte Gallo: una causa per la quale, nei mesi scorsi, ha organizzato una petizione sottoscritta da 9384 cittadini, che però non ha portato agli esiti sperati.
«A tutt’oggi – spiega il consigliere in una lettera inviata al Governo nazionale, al Prefetto e al Sindaco – nessuna istituzione di competenza si è fatta carico di rimuovere ad aggiornare la segnaletica stradale all’uscita della tangenziale in località Ponte Gallo che erroneamente indica il Comune di Villafranca, tutta un’altra cosa rispetto al luogo indicato, che ricade nel territorio del Comune di Messina in modo inconfutabile. Continuare a pagare tale pedaggio, assolutamente non dovuto, per le ragioni contenute nella petizione, credo si possa ravvisare quale danno erariale, un vero sabotaggio alla democrazia», prosegue, chiamando in causa i costi: «Chi percorre l’autostrada denominata A 20 partendo da Rometta e giungendo al casello di Patti – spiega – percorre circa 50 km e dovrà sborsare €2,70. Invece a Ponte Gallo, nel Comune di Messina, per compiere circa 6 Km bisogna pagare €1.20 per entrare ed uscire dalla tangenziale che collega villaggi della stessa città», scrive ancora, chiedendo quindi spiegazioni sulla restrizione della carreggiata autostradale ad una sola corsia, proprio nella tratta che va da Ponte Gallo all’uscita Boccetta e viceversa: “Non se ne comprende il motivo”.
È il turno poi della richiesta di lavori urgenti nell’intera carreggiata, per scongiurare gravi incidenti, e della rettifica della segnaletica, con l’imposizione di un limite alla velocità dei mezzi in percorrenza nel tratto A 20 da Ponte Gallo – Boccetta e viceversa. Infine in quesito: «Come vengono utilizzati e destinati gli introiti di questo assurdo ed illegittimo pedaggio impropriamente imposto quale ulteriore tassa ai cittadini messinesi residenti e domiciliati proprio nel VI Quartiere nel Comune di Messina?»
