La Corte, infatti, ha certificato violazioni gravissime: dalla direttiva europea sugli habitat, completamente ignorata nonostante un impatto ambientale enorme e non giustificato, alle irregolarità nelle procedure contrattuali e nei costi, modificati in corsa senza rispettare le norme UE sugli appalti. A questo si aggiunge la mancanza del parere dell’Autorità di regolazione dei trasporti sul sistema di tariffe e pedaggi, un passaggio obbligatorio che è stato inspiegabilmente ignorato.
Afferma il deputato messinese: “Il quadro è desolante. Hanno forzato procedure, violato direttive europee, cambiato cifre e contratti come se fossero variabili aleatorie. E tutto per portare avanti un progetto che non sta in piedi né sul piano tecnico, né su quello economico, né su quello ambientale. Un’altra ‘grande opera’ usata per fare propaganda, e come sempre, quando si passa dagli slogan ai documenti veri, arrivano le figuracce”.
Il capogruppo M5S all’ARS incalza: “Basta propaganda. Basta prese in giro. La Sicilia non è il palcoscenico delle fantasie infrastrutturali di qualche ministro in cerca di visibilità. Il Ponte è un’opera che devasterebbe i territori, drenerebbe risorse enormi, e non può andare avanti nelle condizioni attuali. La Sicilia ha bisogno di ben altro. Diamo ai siciliani i soldi per investimenti che servono davvero, per la realizzazione di strade, ferrovie, mobilità interna e per garantire i servizi essenziali. Qui ogni giorno crollano ponti veri, saltano collegamenti reali, e si continuano a buttare miliardi in un progetto che non ha basi, non ha autorizzazioni complete e non ha alcuna sostenibilità. Il Governo fermi immediatamente questo bluff miliardario e inizi finalmente a investire in ciò che serve davvero ai cittadini. Domani pomeriggio ci sarà a Messina la manifestazione contro quest’opera e invito tutti i cittadini della Città dello Stretto e i siciliani a partecipare”.






