MESSINA. Come mai l’Atm ha assegnato premialità per obiettivi non ancora raggiunti? E’ l’interrogazione che il consigliere comunale del Pd Alessandro Russo ha rivolto ai vertici dell’azienda trasporti.
Russo parla di “sistema premiante individuale — pertanto scollegato dalla contrattazione collettiva — che assegna nel 2023 obiettivi da raggiungere entro l’anno successivo ma che prevederebbero delle gratificazioni economiche aggiuntive molto alte, trattandosi di 10.000 euro cadauna, da corrispondere invece a partire dalla data di assegnazione degli obiettivi, l’anno precedente”.
“Dubbi ulteriori – continua Russo – sollevano le rendicontazioni degli obiettivi raggiunti: estremamente generiche, non consentono di andare oltre un generico burocratese che non fa comprendere — con dati numerici e riscontrabili — se gli obiettivi dati siano effettivamente stati raggiunti. E dubbi seri, infine, suscitano scelte aziendali che, nell’individuare grafiche economiche ingenti, non approfondiscano in fase iniziale sia gli obiettivi da raggiungere che le modalità di misurazione del raggiungimento finale”.
Russo spiega che “per la natura individuale di una simile premialità, gli obiettivi e gli indicatori della performance devono essere individuati espressamente e con criteri di misurazione riscontrabili e non generici in tutte le fasi del ciclo della performance, dalla individuazione iniziale degli obiettivi fino alla valutazione finale dei risultati raggiunti”, citando la normativa.
Per questo il consigliere democratico invita i vertici dell’Atm “a non procedere oltre con una così generica assegnazione di premi individuali, poiché così operando ulteriormente, si potrebbe ingenerare nel resto dei dipendenti e nell’opinione pubblica il sospetto di un utilizzo eccessivamente discrezionale delle politiche premiali individuali adottate: sospetto che un’azienda pubblica deve assolutamente evitare. Laddove, pertanto, tali eventuali premi individuali fossero stati nel frattempo rinnovati, si chiede di sospenderli al fine di poterli far rientrare nella corretta logica della misurazione finale dei risultati prima di procedere all’assegnazione del premio”, conclude l’interrogazione.