MESSINA. Ancora quattro giorni di passione per chi percorre nelle ore notturne l’autostrada da Rometta a Messina, poi il tratto, se tutto va come preventivato, dovrebbe essere riaperto al traffico: il Cas, il consorzio autostrade siciliane, aveva infatti previsto la chiusura della tratta da Rometta a Messina nelle notti dall’1 al 25 luglio, dalle 22 alle 6, per ripristinare la piena funzionalità della galleria Telegrafo in vista dell’apertura del viadotto Ritiro.
Una scelta obbligata, quella della chiusura dell’autostrada, dato che la galleria Telegrafo è transitabile a una corsia anche in direzione Palermo sin dall’incendio scoppiato a fine dicembre 2002 (apparentemente senza motivo, dato che dopo il ripristino del soffitto danneggiato dalle fiamme la galleria è rimasta ad una sola corsia ma non ci ha lavorato più nessuno), ma che ha provocato una serie di inconvenienti e disagi, sia agli automobilisti, che si sono divisi tra statale 113 costiera e quella che passa dai colli San Rizzo, che soprattutto per i camion, che per arrivare a Messina da Palermo devono obbligatoriamente passare per Catania.
Un effetto “collaterale” dell’interruzione dell’autostrada, è, soprattutto nei weekend, il blocco totale di San Michele, ultima frazione, salendo da Giostra, prima dei colli san Rizzo, che già normalmente ha una viabilità ridotta a una strada a una sola corsia accanto al torrente, in cui salgono e scendono i bus, transitano le auto e si parcheggia. la presenza di un traffico pressochè decuplicato a causa dei villeggianti nelle zone tirreniche che tornano a casa dopo la chiusura dell’autostrada alle 22, ha fatto andare in tilt totale il traffico.
A segnalarlo, una settimana fa, era stato il consigliere comunale di Ora Sicilia Giandomenico La fauci, segnalando che “l’arteria che collega San Michele, Portella, Salice e Gesso è completamente congestionata, come dimostrano queste foto. I residenti sono praticamente ‘reclusi’ nelle proprie case, impossibilitati a muoversi liberamente. Ancora più allarmante è l’impossibilità per i mezzi di soccorso di accedere all’area in caso di emergenza. Questa situazione mette a serio rischio la sicurezza e la salute dei cittadini”.