CATANIA. Chiude definitivamente le sue porte il Cara di Mineo, il più grande centro di accoglienza per richiedenti asilo d’Europa (che comunque dal 2 luglio non ospita più alcun migrante), realizzato in quello che un tempo era il Residence degli Aranci, composto da 403 villette dismesse dalle famiglie dei soldati di Sigonella. La struttura  fu individuata nel 2011 dall’allora premier Silvio Berlusconi e dal Ministro Roberto Maroni, che decisero di ospitare lì i migranti nel corso della “primavera araba”.

“Alcune indagini hanno portato alla luce fattispecie evidenti di mafie non solo italiane, ma anche nigeriane che dal Cara di Mineo si sono allargate come potenza operativa dello spaccio su tutto il territorio. Adesso il Cara chiude ed è una bellissima mattinata…”, ha commentato stamani Matteo Salvini.

“Questo doveva essere dalle carte un centro per ospitare minori stranieri non accompagnati, ma fortunatamente siamo riusciti a ridurre il numero di arrivi e il numero di morti. Adesso, invece qui ci saranno 61 uomini e donne delle forze dell’ordine grazie alla cocciutaggine e alla perseveranza delle istituzioni locali, regionali e nazionali. Ho visto i dati a Catania e in provincia dei reati, ci sono segnali positivi – ha aggiunto -: calano i furti in abitazione e le rapine. E questo presidio di polizia sicuramente aiuterà”.

 

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