MESSINA. Il Natale come un errore di sistema, distopico, carico di stereotipi e normalità esasperata. Si chiama 404 Not Christmas il nuovo progetto fotografico di Giuseppe Contarini, che fra provocazione, riflessione e leggerezza, reinterpreta le festività di fine anno in chiave surreale e ironica. Un contesto, quello in esposizione nell’atrio di Palazzo Zanca, “in cui le coppie, costrette a restare in casa e a divertirsi e festeggiare a tutti i costi, scivolano in una spirale di assurdità e follia”, spiega il fotografo, i cui scatti rimandano ai tempi delle feste passate sotto coprifuoco durante la pandemia, fra zone rosse, contingentamenti e “l’obbligo sociale” di essere felici sempre e comunque.
«Ogni fotografia – prosegue Contarini – è un viaggio nell’assurdo, tra tensione e comicità, dove la monotonia delle feste si scontra con la creatività e la follia repressa. Il progetto riflette sul limite sottile tra obbligo e divertimento, in un Natale fuori dagli schemi osservato da una prospettiva alternativa, non convenzionale».
La mostra, visitabile fino al 20 dicembre (dalle 10 alle 20) all’interno del palazzo comunale, fa parte dell’evento artistico “Unconventional Christmas”, promosso dall’associazione Impronte Messina. Una collettiva, patrocinata dal Comune di Messina, che è caratterizzata da arti visive, teatro e letteratura, con l’intento di raccontare il Natale attraverso le prospettive uniche di artisti e creativi della città.
«Obiettivo della mostra – spiega una nota – è trasformare l’atrio della casa comunale in uno spazio di riflessione e meraviglia, dove i visitatori si incontrano per dare vita ad un’esperienza inedita (…). Lontano dai soliti cliché, Unconventional Christmas si presenta come uno spazio d’incontro per interpretazioni inusuali ed originali del Natale. Ogni opera, frutto dell’esperienza unica di chi l’ha creata, svela aspetti sorprendenti e inattesi di questa festività. Dalle memorie intime di un’infanzia lontana alle riflessioni sulla società contemporanea, fino alle più libere espressioni della creatività, ogni installazione offre dunque una chiave di lettura non convenzionale, regalando al pubblico una visione autentica e personale del Natale reinterpretato da ogni singolo artista».
Tanti gli artisti in mostra, fra i quali Matteo Arrigo (“Al di là del muro), Barbara Buceti (“1982”), Enzo Currò (“Senza titolo”), Alessandro Mancuso (“Lode a Memling”), Sabrina Lo Piano (“Il Natale dei Silenzi”), Carmelo Chillè (“Finalmente in vacanza”), Lillo Lo Cascio (“Santa Klaus”; “The End”), Stefano Marino (“La stanza sorry”), Antonello Arena (“Serotonina”), Alessandra Lanese (“Chiesa della Natività. Betlemme”), Carmen Restifo (“Cometa”).