di Elena Giardina*
La Giornata Mondiale della bicicletta è un evento che va celebrato, oggi ancora di più di ieri, perché ci riguarda tutti. La bicicletta è Bike Therapy, perché migliora la nostra salute psicofisica e migliora la qualità della vita collettiva in termini economici, ambientali e di spazio dei luoghi e delle città che abitiamo. Il 3 giugno è la Giornata Mondiale della bicicletta e si festeggia dal 2018, istituita ufficialmente dalle Nazioni Unite per la consapevolezza dei benefici sociali del suo uso come mezzo di trasporto, sport e tempo libero e come contributo allo sviluppo sostenibile della società. La bicicletta ha più di 200 anni e nel corso della sua storia è diventata un mezzo attraverso il quale le persone sono entrate in contatto, hanno maturato un impegno civile e sociale, hanno vissuto lotte sociali e politiche, guerre e liberazioni, emancipazioni femminili e conquista dei diritti. Oggi la bicicletta è il mezzo indispensabile per condurre un’esistenza rispettosa dei territori e dei valori etici e fisici individuali, contribuendo alla lotta ai cambiamenti climatici.
La mia crescita grazie alla bicicletta
Se dovessi descrivere che cosa è per me la Bicicletta, riuscirei a farlo solo pedalando. Conosco questo mezzo grazie a mio padre, che mi sedeva nel seggiolino sulla canna della sua bicicletta e tutte le domeniche pedalava, anche con il vento in faccia, dal centro città sino a Capo Peloro e oltre. Fu l’unico mezzo che utilizzai per sportarmi nella città che mi ha accolto, Torino, e così anche nei lunghi viaggi che ho deciso di affrontare in ltalia, in Europa e persino in Africa. Quando mi si chiede il motivo del mio amore verso la bici, rispondo sempre di provare a pedalare ogni giorno per qualsiasi spostamento, in modo da sentirla parte di sé stessi, imparando a conoscerla e così anche a conoscersi, alimentando obiettivi che diventeranno via via sempre più virtuosi e ambiziosi. In bicicletta più si pedala e più si ha voglia di farlo, perché dona la possibilità di vedere la vita da altre attraenti prospettive, in una dimensione totalmente a contatto con la semplice quotidianità, sviluppando attenzione, forza fisica, condivisione e vitalità psicologica.
La Bicicletta: i progetti e la mobilità per la città di Messina
Grazie alla bicicletta ho avuto la possibilità di fare moltissime esperienze e di superare tanti miei limiti, oggi curo un progetto che si chiama Bike Therapy proprio perchè credo in essa come potente mezzo di comunicazione per diffondere a bellezza dei luoghi che si vivono, ma anche messaggi profondi di sostenibilità, e credo sia uno strumento di terapia individuale ma soprattutto collettiva. Girando molte città ho visto spazi cambiare e prendere forme accoglienti per dare accesso a questo mezzo. Data la mia esperienza professionale come guida MTB, per Messina ho realizzato negli anni moltissimi tour esperienziali, proprio allo scopo di far conoscere la meraviglia di questo mezzo e gli scorci suggestivi della nostra città. Ho partecipato al tavolo del Pums 2021 (Piano della Mobilità Sostenibile) per dare consulenza alla redazione del Biciplan e consigli su politiche di mobilità sostenibile per la città. Messina in quanto a ciclabilità è ben al di sotto della media italiana, e le piste ciclabili sono poco più di 7,3 chilometri. Il percorso ciclabile che costeggia la litoranea percorrendo la Via Consolare Pompea dal Viale Annunziata sino a Pace arriva a misurare 3,5 Km, a cui si aggiunge un marciapiede ad uso promiscuo per ulteriori 1,5 km, giungendo nelle vicinanze di Sant’Agata. Questa pista ciclabile è purtroppo impropriamente utilizzata, finendo spesso per essere intasata da pedoni o addirittura motorini, oppure ostruita da macchine indebitamente parcheggiate. Oltre a questo percorso vi è l’anello di circa 2,3 km che percorre il Corso Cavour in direzione Boccetta, dove svolta e riprende dalla Via Garibaldi seguendo poi Via C. Battisti per concludersi di fronte alla sede del Rettorato. Le criticità di questi pochi chilometri dipendono dal fatto che la porzione di carreggiata riservata alla ciclabilità è banalmente disegnata sul suolo e non delimitata da barriere fisiche che ne impediscano l’invasione da parte degli altri mezzi motorizzati che non ne avrebbero diritto, rendendola pericolosa soprattutto per i ciclisti meno esperti a causa delle distrazioni degli automobilisti. Messina avrebbe grandi potenzialità ciclabili grazie al clima mite in quasi tutte le stagioni, al territorio pressoché pianeggiante per gran parte delle zone abitate ed alla sua vocazione turistica.
La Bicicletta al centro della politica
A breve ci saranno le elezioni (giugno 2022) e sembra banale ricordare che chi necessita di muoversi quotidianamente in città per andare a lavoro (bike to work) oppure anche a scuola (bike to school), deve essere messo al centro delle politiche territoriali. Oggi bisogna incoraggiare le persone a camminare e pedalare per migliorare la mobilità della città, sempre più popolata da automobili disordinate e congestionata dal traffico a causa del loro uso eccessivo anche quando non serve. Solo una mobilità dolce e sostenibile può aiutare a proteggere l’ambiente dall’aumento delle emissioni inquinanti e migliorare così la qualità dell’aria e rendere più lenta e più sicura la circolazione stradale. Le amministrazioni hanno il dovere di offrire strumenti adeguati a tutelare tutti gli utenti della strada, soprattutto pedoni e ciclisti, ed hanno il dovere di includere la bicicletta nelle politiche e nei programmi di sviluppo, pianificazione e progettazione della mobilità sostenibile e delle infrastrutture di trasporto. Quest’anno la FIAB, Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, ha lanciato la campagna “La BICI ridisegna il FUTURO”, direttamente ispirata al messaggio di ECF-European Cyclists Federation “How will the bicycle shape our future?” Un invito a pedalare insieme verso un futuro più sicuro, sano e sostenibile, promuovendo l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano nella lotta ai cambiamenti climatici, al traffico e allo smog, per rendere le strade delle nostre città più sicure e vivibili e il tragitto più piacevole e meno stressante. L’obiettivo in macro è quello di poter progettare città senz’auto, attraverso un rivoluzionario approccio alla mobilità sostenibile, disincentivando l’uso dell’automobile come sta succedendo in moltissimi paesi, soprattutto contro la crisi ambientale/climatica e quella energetica dovuta alla guerra tra Ucraina e Russia. Il mondo sta cambiando e la dipendenza dai combustibili fossili sta causando enormi danni al pianeta, al clima globale, così come alla nostra pace e alla nostra sicurezza. Tutti, semplici cittadini o decisori politici, siamo chiamati a scelte consapevoli: la bicicletta è priorità perché soluzione climatica, energetica, sociale e urbanistica fondamentale
Sondaggio Ipsos 2022
Dal sondaggio Ipsos 2022, condotto in 28 Paesi, tra cui l’Italia, emerge che Bicicletta è il mezzo di trasporto favorito (https://www.ipsos.com/it-it/3-giugno-giornata-mondiale-bicicletta-2022-italiani-mobilita-sostenibile). L’88% degli italiani ritiene che l’uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e nella riduzione del traffico. Il 57% degli intervistati afferma di saper andare in bicicletta e il 49% di possederne una da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la Bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Il 37% degli italiani va in bicicletta almeno una volta alla settimana.
Consigli per pedalare in sicurezza
Dopo tutti questi aneddoti e queste riflessioni è il momento, soprattutto oggi, di fare un bel giretto in bicicletta e così celebrarla! Nella mia professione di istruttrice e guida MTB mi ritrovo spesso a dare consigli utili per pedalare in città, cercando il più possibile di farlo in sicurezza, a vantaggio della propria incolumità e della piacevolezza di utilizzo.
- Verificare l’ottima salute meccanica della propria bicicletta per evitare stress durante le pedalate;
- Indossare SEMPRE il casco;
- Trovare strade e percorsi poco trafficate dalle auto;
- Cercare di guardare in lungo per anticipare incroci e, se vi sono macchine parcheggiate, guardare sempre bene per anticipare l’apertura sbadata degli sportelli da parte di automobilisti distratti;
- Se si devono attraversare le rotaie del tram, farlo sempre in diagonale;
- Rispettare sempre il codice della strada ed i segnali stradali;
- Quando si deve svoltare a destra o sinistra segnalarlo sempre con le braccia senza perdere l’equilibrio della guida;
- Se si pedala al crepuscolo, portare con sè le luci posteriori rosse e anteriori bianche;
- Non indossare le cuffie con la musica perchè può essere pericoloso;
- Evitare di mettersi vicino a tir e altri mezzi pesanti che potrebbero non accorgersi della vostra presenza.
Elena Giardina è fondatrice di Bike Therapy (www.biketherapy.it), Economista Ambientale, Giornalista, Formatrice in Educazione Ambientale, Sviluppo Sostenibile, Educazione alla Mobilità Sostenibile, Economia Circolare, Nuovi Stili di Vita, Istruttrice e Guida Nazionale Mtb Aics, Conduttrice in Terapie Forestali (Teffit), Educatrice Cinofila.