MESSINA. «Una decisione che rappresenta la conferma e la tangibile certificazione della giustezza della nostra denuncia e dell’utilizzo sconsiderato ed improprio dei lavoratori dei cantieri di servizi che, fino al momento del bruttissimo infortunio, è stato effettuato da parte dell’amministrazione comunale del sindaco De Luca». È quanto dichiarano Ivan Tripodi, segretario generale Uil Messina, e Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Messina-Palermo, che commentano la decisione da parte dell’Amministrazione di sospendere tutte le attività dei cantieri di servizi della città dopo l’infortunio di un lavoratore  presso la scuola “Cannizzaro-Galatti”.

«Con stupore – scrivono – riscontriamo che l’amministrazione comunale, tentando di correre ai ripari su quanto accaduto, motiva e minimizza la sospensione delle suddette attività con la motivazione testuale <…in attesa di alcune verifiche procedurali…>. In tal senso, facciamo presente che queste eventuali verifiche da un lato non potranno evitare che un lavoratore sia ricoverato in rianimazione e dall’altra non permetteranno mai di giustificare l’utilizzo improprio dei lavoratori dei cantieri di servizi che è stato effettuato nella città di Messina. Le certificazioni e le specifiche mansioni, fra l’altro errate, non si possono inventare nottetempo…». 

«Questa brutto episodio – proseguono Tripodi e De Vardo – è ulteriormente doloroso in quanto avviene proprio a ridosso temporale della ricorrenza della 69^ Giornata nazionale per le vittime degli infortuni sul lavoro che ha visto, a Palermo, la presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e che, ovviamente, ha avuto come tema dominante la prevenzione in materia di sicurezza nei posti di lavoro. In tal senso, siamo persuasi sulla necessità che sull’incidente presso la scuola “Cannizzaro-Galatti” vi sia chiarezza e una ferma azione da parte delle autorità preposte, a partire dell’Ispettorato del lavoro. Infine, in merito alla grave vicenda, prendiamo atto dell’assordante ed ingiustificato silenzio da parte del sindaco De Luca, il quale, come noto, è sempre loquace ad ergersi come massimo censore delle vicende cittadine, mentre oggi tace e non commenta», concludono.

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