MESSINA. Il sindaco Cateno De Luca ha annunciato il suo ritorno per lunedì 6 luglio, con una conferenza stampa a Palazzo Zanca dove presenterà un nuovo piano infrastrutturale per la città chiamato “Riparte Messina”. “Ma sono tante altre le incombenze e le incertezze da cui dipende il futuro della nostra città”, scrivono i membri dell’associazione “Radici”, che per questo hanno deciso di scrivere per il primo cittadino “un’agenda politica”, così da sollecitare il sindaco ad una definizione.

Di seguito i punti trattati dall’associazione:

 

Piano di Riequilibrio: CHE FINE HA FATTO?

Possibile che l’unico vero tema che sta lasciando nel limbo la città, non sia ancora stato chiarito con il Ministero dell’interno e la Corte dei Conti?

Possibile che non ci si renda conto che se l’esito del piano dovesse essere negativo tutti i discorsi presenti, passati e futuri sullo sviluppo socio-economico della città rischiano di trasformarsi in “aria fritta”? Il sindaco voli a Roma e chieda un’audizione!

 

Secondo Palazzo di Giustizia: CHE FINE HA FATTO?

Possibile che, a prescindere dall’impegno e dalle ultime trasferte romane di sindaco e vicesindaco (che apprezziamo unitamente ai solleciti dell’ANM locale) non si sia ancora trovata una “quadra” per la realizzazione di un sito diventato imprescindibile per il complesso e sovraffollato mondo della Giustizia?

 

Cittadella fieristica: QUALE FUTURO?

Possibile che, pur a fronte della querelle sorta fra Autorità portuale e tecnici su cui non vogliamo entrare assolutamente nel merito, si guardi quasi dalla finestra la riqualificazione di un’area che noi consideriamo indispensabile e strategica per il rilancio del crocierismo, utile a ricollegare una città a vocazione turistica col suo mare?

 

Aeroporto dello Stretto: CHE FINE HA FATTO?

L’areoporto di Reggio Calabria non ha mai funzionato come si deve, e mentre Catania ha il suo di aeroporto, Messina e la provincia in quest’ottica sono penalizzati.

E a proposito di mega piano infrastrutturale, riteniamo che il Sindaco Metropolitano debba prendere a cuore questa carenza infrastrutturale strategica per i collegamenti veloci con la città organizzando una serie di incontri tra tutti i comuni della città metropolitana al fine di individuare una zona baricentrica in cui fare nascere l’opera.

 

Pieno diritto alla mobilità fra le due sponde: A QUANDO I PREZZI CALMIERATI?

Non è assolutamente tollerabile continuare a far pagare ai cittadini messinesi prezzi da capogiro per potersi spostarsi fra Messina e Villa San Giovanni e viceversa. Tutto ciò, pur comprendendo le ragioni di profitto dei privati, va a cozzare con i princìpi che dovrebbero ispirare la creazione dell’Area integrata dello Stretto.

Ci auguriamo che il sindaco metta in agenda anche questo problema studiando con tutte le compagnie di navigazione delle soluzioni favorevoli a chi si sposta sullo Stretto.

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