MESSINA. Domenica di festa, oggi, per il Parco Aldo Moro, lo spazio di Viale Regina Elena inutilizzato da tanto tempo, e occupato simbolicamente venerdì scorso dall’Unione inquilini, che questa mattina è stato ripulito da volontari.
In una giornata luminosa e calda come quella di oggi, un classico delle ottobrate metereologiche, non è facile resistere alla tentazione di trascorrere qualche ora in relax e lontano dal caos e dalle problematiche della nostra città. Chi ci riesce, magari è già arrivato al punto da non poter più sopportare il disinteresse e l’indifferenza cui sono destinati molti degli spazi di valore storico, architettonico, sociale e ambientale del nostro territorio. Così oggi, un gruppo di volontari, tra i quali anche il presidente della IV circoscrizione Francesco Palano Quero e il vice segretario provinciale del Pd Alessandro Russo, ha impugnato falce, scope e rastrelli per liberare da sterpaglie e immondizia gli spazi esterni del Parco Aldo Moro.
L’Immobile di Viale Regina Elena è stato occupato simbolicamente venerdì 13 Ottobre dall’Unione degli Inquilini e da 15 famiglie senza casa, in occasione della giornata ‘’Sfratti zero’’. Come accade a molti altri spazi e immobili pubblici e privati della città, Il Parco Aldo Moro, anziché rispondere alle tantissime emergenze cittadine, come appunto quella dell’emergenza abitativa o della mancanza di spazi verdi e di socialità, rimane inaccessibile e inutilizzato.

 

La struttura è nella disponibilità dell’Istituto di Geofisica e Vulcanologia, a seguito della cessione a titolo gratuito in forza di un atto del Comune di Messina risalente al 1949. Nel 2014, per far fronte all’assenza di un piano di utilizzo, era stata avanzata la proposta di un Accordo di Collaborazione tra Comune e Ingv, sollecitato dall’allora Assessore Filippo Cucinotta, con l’obiettivo di renderlo fruibile alla cittadinanza e attuare iniziative a valenza tecnico-scientifica in materia di monitoraggio del rischio sismico ed ambientale. Secondo l’accordo sarebbero rimasti all’INGV i fabbricati “A” e “C”, locali destinari ad Osservatorio, rientranti tra le strutture a destinazione strategica d’interesse nazionale e regionale ai fini di protezione civile. I fabbricati “B” e “D”, invece, trattandosi di un deposito, un alloggio custode e ruderi a valenza storico-architettonica e area a verde, sarebbero tornati nella piena fruizione del Comune di Messina”. Ma non si arrivò mai a un’intesa e manca ancora un atto ufficiale che renda operativo quell’accordo. Nel frattempo, dove non arrivano le istituzioni, arriva l’iniziativa dei liberi cittadini e volontari, nella speranza di ottenere al più presto una piena volontà politica e amministrativa da parte degli enti competenti.
‘’Per la rubrica Messina ai Messinesi. Parco Aldo Moro liberato!’’. E’ con queste parole che uno dei volontari conclude soddisfatto questa giornata dedicata alla riappropriazione di spazi pubblici.

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