MESSINA. Ha ormai ufficialmente preso il via da ieri la “fase tre”, con l’apertura dei confini regionali e internazionali e l’addio all’autocertificazione. Sull’ultimo decreto legge del Governo del 19 maggio 2020, infatti, si prevedeva l’apertura delle frontiere fra regioni, dando la possibilità ai presidenti delle varie Giunte regionali di fissare dei limiti. Cosa cambia, quindi, in Sicilia? Nulla, rispetto a quanto previsto dal Governo e poco rispetto a prima. Infatti, il presidente Nello Musumeci, con ordinanza regionale numero 22 (qui il link al download), oltre a recepire i decreti del 16 e del 17 maggio 2020 (con rispettive integrazioni approvate il 25 maggio) ha dato il via libera all’uscita e all’entrata dalla Sicilia senza bisogno di autocertificare il proprio spostamento e senza obbligo di quarantena, ma con un’app che ogni giorno chiederà al turista di inviare il proprio stato di salute alla Regione Siciliana e con un portale. Entrambi dovrevvero essere attivi dal 5 giugno.

Per tutto il resto, invece, Musumeci rinvia qualsiasi disposizione alle norme emanate dal Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro della Salute. Anche per quanto riguarda i controlli la Regione lascia fare allo Stato: “I controlli sanitari sui passeggeri in arrivo ed in partenza nei porti e negli aeroporti sono di competenza nazionale e ricadono nella responsabilità degli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf), che provvede a organizzare adeguati servizi”. Ovviamente resta l’obbligo di comunicare al proprio medico di medicina generale eventuali sintomi riconducibili al Covid-19 di persone che sono entrate o uscite dalla Regione, mentre chi risulta positivo al virus deve comunicare le proprie condizioni di salute, rispettare l’isolamento domiciliare e comunicare i nominativi dei conviventi, esattamente come prima.

Nessuna variazione, invece, per le attività di ristorazione, o di quelle che si occupano dell’estetica della persona, o per gli stabilimenti balneari, ecc, che dovranno continuare a seguire le “linee guida” approvate approvate il 25 maggio 2020 dalla Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome. Solo dall’8 giugno i locali potranno ricominciare a svolgere l’attività di catering, fermo restando che possono avviare le attività propedeutiche, come ad esempio l’incontro con la clientela.

Restano invariate, invece, le disposizioni per l’avvio della stagione balneare, già annunciata per il 6 giungo, quelle per le strutture ricettive (alberghi, b&b, ecc.), sulle attività artigianali e di vendita al dettaglio (anche se potranno rinunciare al giorno di chiusura e potranno rimanere aperte fino alle 23:30) e sui mercati rionali (dove anche ora l’ordinanza lascia ampio spazio ai sindaci dei Comuni di limitare l’accesso ai mercati rionali, se lo ritengono opportuno, vietandone anche l’apertura).

Supermercati, centri commerciali e altre attività di vendita al dettaglio, però, restano chiuse la domenica, anche se “I Sindaci dei Comuni ad economia turistica, ove sia possibile garantire il rispetto delle misure di prevenzione e di contenimento del contagio, hanno la facoltà di disporre con propria ordinanza, nei predetti giorni domenicali, l’apertura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali”, eccetto che per i supermercati, i centri commerciali e gli outlet.

Sulle manifestazioni, l’ordinanza continua a vietare gli assembramenti, permettendo lo svolgimento solo di quelle “con il pubblico distanziato e ‘in forma statica’, così come espressamente disposto dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020”. Ma, tenendo conto sempre del monitoraggio delle condizioni epidemiologiche dell’Isola, a partire dall’8 maggio 2020 potranno essere autorizzate anche le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli, con la presenza di pubblico (compresi quelli di carattere culturale, ludico e fieristico), nonché ogni attività convegnistica o congressuale, in luogo pubblico o aperto al pubblico.

“Sempre a partire dall’8 giugno 2020 – si legge nell’ordinanza – è, altresì, autorizzata l’apertura delle c.d. discoteche, dei teatri e dei cinema all’aperto, per le quali attività dovranno essere emanate apposite linee guida regionali e, in ogni caso, esse dovranno svolgersi nel rispetto delle disposizioni di cui al decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 17 maggio 2020″.

Sugli autobus del trasporto pubblico urbano si potrà salire per un massimo del 40% dei posti omologati, mentre le disposizioni sull’attività sportiva restano tali e quali a prima: permesso lo svolgimento di sport individuali e concessa l’apertura a circoli, società e palestre, nel rispetto delle linee guida. La novità è rappresentata dalla possibilità di fruire delle piscine e delle strutture termali che erogano i cosiddetti Lea (Livelli essenziali di assistenza). Da ieri sono anche consentite le lezioni pratiche delle autoscuole e per il conseguimento delle patenti nautiche.

Resta fra le facoltà del sindaco quella di chiudere le aree pubbliche dove non è possibile garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale e delle disposizioni di prevenzione.

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