MESSINA. “Vorrei fare a meno di pubblicare queste vergognose immagini che ho scattato stamattina uscendo dalla stazione e passando dalla “villetta-discarica” Royal… non ci sono parole per commentare questo scempio, quello che a Messina dovrebbe essere un piccolo “polmone verde” alla fine è una schifosa discarica a cielo aperto…. un bel “biglietto da visita” per chi arriva in città…. non dico altro… solo che mi vergogno di essere messinese…”.

Antonio Abbate è un fotografo, usa la sua macchina fotografica per raccontare storie, è un testimone ma soprattutto un cittadino. E come tale, giovedi pomeriggio, passando davanti alla villetta davanti all’hotel Royal, non ha potuto fare a meno di esprimere il suo sdegno per le condizioni in cui versava il piccolo parco.

Cartacce, cestini pieni di spazzatura non raccolta evidentemente da settimane, bottiglie di plastica, sacchetti di rifiuti. Nella villetta c’è di tutto, mentre tutto attorno genitori fanno svagare i loro bambini nei giochi che qualche tempo fa sono stati montati all’interno della villetta, e migranti trovano un po’ di ombra per ripararsi dalla calura. Antonio il suo sfogo lo esprime su Facebook, con l’immancabile corollario di commenti ed improperi rivolti verso l’universo mondo: dai politici in genere al sindaco in particolare, dai genitori che tollerano che i loro bambini possano giocare in quel letamaio che essi stessi contribuiscono a creare, agli extracomunitari, per finire a chi non pulisce pur essendo pagato per farlo.

Il pià doloroso degli indici, però, è puntato contro i messinesi stessi. Perchè la spazzatura non possiede gambe, non si deposita da sola, non sceglie di depositarsi fuori dai cestini e dai cassonetti anzichè fuori. “Mi vergogno di essere messinese”, è l’amara chiosa di Antonio Abbate.

Poi, incredibilmente, succede una specie di miracolo.

Quello che succede lo racconta lo stesso Antonio: “A volte basta una piccola segnalazione, per “muovere” le coscienze da parte di amministratori & co. Ed è con grande piacere e soddisfazione che, come per magia, la bruttissima e sporchissima villetta “Quasimodo” (o Royal, fate voi), è stata perfettamente ripulita dai rifiuti, cartacce e bottiglie! Io credo che nella vita ci vuole un po’ di impegno e buona volontà… sicuramente per chissà quante settimane nessun netturbino avrà messo piede lì dentro…. ma, voglio prendermi in maniera indiretta questa piccola soddisfazione per aver “contribuito” a ripulire uno spazio verde… probabilmente tra qualche settimana tornerà ad essere nuovamente insozzata, ma credo che “ripartire dal basso” sia anche questo”.

 

 

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