MESSINA. Sono diversi i capolavori della cinematografia italiana ad essere stati girati tra Messina e la sua provincia. Da Il Padrino a Il Postino, da Il Piccolo diavolo a Johnny Stecchino passando per L’Avventura di Michelangelo Antonioni, solo per citarne alcuni.

Nessun successo cinematografico ha però mai basato una storia ed un set focalizzando la propria attenzione interamente sulla città dello Stretto come Cruel Peter, pellicola che sarà proiettata in anteprima mondiale il prossimo 3 luglio nel corso della 65esima edizione del Taormina Film Fest.

“Ho scelto Messina perché ho sempre pensato che questa città potesse dare qualcosa in più a questo horror movie realizzato grazie al supporto di tantissimi partner locali”. A parlare è Christian Bisceglia, che insieme ad Ascanio Malgarini – già compagno di viaggio in Fairytale, film italiano più visto nel mondo nel 2014 insieme a La grande bellezza di Sorrentino e La migliore offerta di Tornatore – ha curato la sceneggiatura e la regia di questa fiaba gotica che fotografa una città splendente prima del terremoto che la rase al suolo nel dicembre del 1908.

Milanese di nascita ma messinese d’adozione, Bisceglia ha pensato ad una storia ambientata ad inizio del ‘900, girata in costumi d’epoca e ricca di effetti speciali che raccontano una Messina decisamente diversa da quella odierna, una città abitata da mercanti provenienti da tutto il mondo e formata da un tessuto economico e sociale di assoluto rilievo nel panorama mediterraneo.

Sette settimane di riprese di cui quattro in riva allo Stretto (le altre tra Milazzo, Roma e la provincia ragusana) e oltre cento membri tra produzione, cast e troupe. Un set, quello scelto da Bisceglia, che mostra alcune bellezze storiche della città lanciando un messaggio di speranza per il futuro.

“Messina è stata una location molto complessa dal punto di vista logistico non essendo dotata di un aeroporto, ma la complessità ha comunque spinto tutta la troupe a dare qualcosa in più. Il nostro obiettivo era quello di far risplendere la città, seppur raccontata quasi a distanza, che speriamo in futuro possa puntare a coltivare e preservare tutte le sue bellezze”.

Questo film porterà Messina in 80 paesi nel mondo ed è già stato acquistato dalle principali case di distribuzione sul mercato anglosassone ed in quello asiatico. È prodotto da Taadaaa, Makinarium, Smart Brands con Rai Cinema e il sostegno della Sicilia Film Commission e con un cast tecnico che vede Makinarium e Voltage Pictures, fino ad arrivare alla perizia tecnica di Leonardo Cruciano e Nicola Sganga – già vincitori del David di Donatello per gli effetti digitali e makeup integrato de Il racconto dei racconti di Matteo Garrone – e alla direzione della fotografia di Duccio Cimatti. Si tratta di professionisti di grandissimo spessore che abbiamo scelto per valorizzare al meglio la pellicola ed il set delle riprese”, aggiunge il regista milanese.

Una città che deve crescere se vuole rispondere alle esigenze della sua cittadinanza ed a quelle cinematografiche, per le quali resta ancora qualche step da compiere: “Le persone, a livello locale, possono far qualcosa in più se vogliono attrarre investimenti dall’estero. Il mio obiettivo era quello di innestare un circuito virtuoso proprio per riuscire a valorizzare tutte le opere storiche che Messina ha da offrire al mondo: speriamo, con Cruel Peter, di essere riusciti nel nostro umile intento. Nel frattempo ringraziamo il Teatro Vittorio Emanuele, l’Università degli Studi di Messina che ha fornito un supporto iniziale nella logistica, il nostro main sponsor Caronte&Tourist, il Comune di Messina e la sua Film Commission, il Comune di Milazzo e il personale del cimitero monumentale di Messina. Che il film possa piacere o no, l’importante è aver dimostrato che se uniamo le energie, possiamo ancora fare qualcosa e più siamo solidali più le cose possono aver successo”.

Il film è stato girato in alcune tra le location più suggestive e ricche di storia della città: “Uno dei più antichi cimiteri d’Europa come il cimitero monumentale di Messina, insieme con il Duomo e la villa Roberto, è diventato il set di un progetto immaginifico in cui prendono forma miti e leggende, esaltando il realismo e l’anima gotica della nostra città. Una esaltazione che ho fortemente voluto quella nei confronti del cimitero, perché credo che rappresenti davvero la Messina più bella e nobile, quella che è stata sepolta dal terremoto”.

Il protagonista della pellicola è un bambino figlio di ricchi mercanti inglesi, segno di un racconto che si intreccia con la storia realmente accaduta : “Nella nostra città, ai primi del ‘900, gli inglesi venivano a trascorrere le loro vacanze e risiedeva una loro vasta comunità ricordata anche dallo stile Liberty di molte ville; eravamo tra i principali porti del Mediterraneo, spesso controllati proprio dai britannici. Abbiamo voluto che la pellicola cogliesse anche queste sfumature storiche”.

Infine una chicca in anteprima sulla proiezione della pellicola: “Mercoledì, a ridosso dell’anteprima mondiale del film a Taormina, faremo vestire due modelle con abiti dei primi del ‘900 lungo corso Umberto I. Un modo per incuriosire i turisti e per tornare indietro nel tempo in un’altra location unica che la nostra meravigliosa provincia ha da offrire”.

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Gigi
Gigi
4 Luglio 2019 9:03

Non vedo l’ora di vedere il film girato nella mia Messina