MESSINA.  Dopo i tanti “resoconti” da parte di numerose forze politiche, e in attesa che lo stesso Sindaco illustri la sua relazione, a fare il punto su un anno di amministrazione De Luca è adesso Articolo Uno, che in una nota commenta duramente l’operato del primo cittadino e della sua giunta.

«L’esperienza amministrativa di De Luca manifesta ormai con tutta evidenza limiti insuperabili – scrive il segretario provinciale Domenico Siracusano – Ad un anno di distanza dalla sua elezione il primo cittadino sembra essersi giocato tutte le sue carte. Ha alzato i toni durante la campagna elettorale contro gli altri candidati a sindaco, buttandola spesso in caciara. Poi ha strapazzato il Consiglio Comunale, i Sindacati, e in maniera indiscriminata tutti i lavoratori del Comune, cercando di dare l’idea che lui correva mentre altri volevano frenare. Ha creato nuove società partecipate, complicando l’architettura gestionale della macchina amministrativa, sembrerebbe con il solo intento di aumentare i posti di consiglieri di amministrazione da distribuire ad amici e sodali vecchi e nuovi. La città è sporca, il servizio di trasporto pubblico locale è più chei insufficiente, la gestione dei rifiuti è sempre al limite dell’emergenza. Nessun intervento di rilievo sulle scuole, le cui condizioni di sostanziale inadeguatezza sono rimaste immutate, nonostante i proclami. Neanche sul tanto sbandierato sbaraccamento si sono compiuti sostanziali passi in avanti».

L’affondo prosegue sullo stesso andazzo: «I bluff sono finiti, le chiacchiere stanno a zero. La città è sostanzialmente ferma. Bloccata dalla logica di chi, anche dichiarandolo, intende utilizzare questa esperienza come trampolino di lancio per ulteriori traguardi personali.  Ai messinesi non interessa che De Luca intenda candidarsi alla Presidenza della Regione, i cittadini lo hanno scelto, e tantissimi sono ormai pentiti, per guidare città. Messina ha bisogno di un sindaco che governi il presente e immagini un futuro».

«La città – prosegue Siracusano –  è sull’orlo del fallimento, l’economia è asfittica, come non mai, e in tanti, giovani e non solo,  scelgono di abbandonarla per costruire altrove le proprie speranze. La situazione è seria e grave e non servono le pagliacciate quotidiane a cui ci hanno abituato certi atteggiamenti ma occorre rigore, rispetto e determinazione. De Luca la smetta di prendersela ogni giorno col nemico di turno che gli impedisce di attuare il suo programma. Se è in grado di andare avanti, prosegua recuperando un rapporto con le forze politiche e sociali, i sindacati e le organizzazioni datoriali, con tutti i cittadini. Se pensa di non poterlo fare tragga le proprie conclusioni e ci sottragga ad un ormai inaccettabile stillicidio.  Ai partiti del centro-sinistra, ai movimento del civismo progressista, alla forze sane della cultura e dell’associazionismo il compito di lavorare fin da subito alla costruzione di un’alternativa che sia capace di immaginare una prospettiva credibile che ci consenta di uscire dalla crisi. Per quanto ci riguarda, lavoreremo, nelle prossime settimane, ad una grande fase di ascolto dei bisogni e delle esigenze dei cittadini che, a partire dalle periferie, si sentono irrimediabilmente abbandonati», conclude.

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