MESSINA. Arrivano le prime reazioni a caldo dopo la decisione del Giudice del Lavoro rigettato il ricorso proposto da Filt-Cgil, Uil Trasporti e Cub Trasporti per un presunto comportamento antisindacale di Atm, Atm Spa e Comune di Messina. Ad esprimere soddisfazione è il presidente del Cda della nuova Spa Pippo Campagna, che parla di “ennesimo tentativo di screditare i vertici dell’azienda e di gettare fumo begli occhi dei dipendenti di Atm e dell’opinione pubblica”. Opposta la reazione dei sindacati, secondo i quali il decreto del tribunale “palesa che senza il piano liquidazione di Atm non si può procedere al trasferimento dei lavoratori pertanto nel merito i fatti dicono chiaramente che abbiamo arrestato un percorso errato e tutelato i lavoratori”.

Di seguito l’intervento di Campagna e la nota delle sigle sindacali:

«Apprendiamo con soddisfazione la decisione del Giudice del Lavoro che ha rigettato il ricorso proposto da Filt-Cgil, Uil Trasporti e Cub Trasporti per un presunto comportamento antisindacale a loro dire addebitabile ad Atm, Atm Spa e Comune di Messina.
È fallito così l’ennesimo tentativo di screditare i vertici dell’azienda e di gettare fumo begli occhi dei dipendenti di Atm e dell’opinione pubblica.  Il Giudice, oltre a statuire l’insussistenza di un comportamento antisindacale, ha condannato i ricorrenti in solido tra loro al pagamento delle spese di giudizio. Ciò significa che sono stati condannati al pagamento delle spese anche gli oltre 40 lavoratori che hanno aderito al ricorso per il quale evidentemente era stato loro prospettato un esito diverso. Ora che si apre la delicata fase dell’avvio di AtmS.p.A non resta che auspicare la rinunzia da parte di alcune sigle sindacali a certi atteggiamenti ostruzionistici ed ai facili allarmismi. lasciando spazio ad un impegno per la tutela dei lavoratori scevro da speculazioni politico-sindacali».

Qui la replica dei sindacati:

«Il ricorso del sindacato, dichiarato ammissibile ed il decreto del tribunale palesa che senza il piano liquidazione di Atm non si può procedere al trasferimento dei lavoratori pertanto nel merito i fatti dicono chiaramente che abbiamo arrestato un percorso errato e tutelato i lavoratori . La conferma che la procedura per il transito dei lavoratori Atm doveva essere seguita secondo le norme dell’art 47 legge 428/90 non viene solo dal giudizio del tribunale ma dallo stesso comportamento dell’amministrazione che ha posticipato ad Aprile il trasferimento d’azienda inizialmente previsto entro il 31 dicembre 2019 . Dal decreto del tribunale appare anche chiaro che le procedure del transito dei lavoratori possono essere avviate solo dopo l’approvazione del contratto di servizio e di un piano di liquidazione che ad oggi non è determinato in consiglio e successivamente proseguire con apposita informativa alle OOSS. Prendiamo atto pertanto che il tribunale del lavoro respinge il ricorso ex art 28 presentato dai sindacati motivandolo in sostanza con la mancanza di attualità della condotta antisindacale, vista la successiva bocciatura del piano di liquidazione dell’azienda speciale che di fatto avrebbe bloccato il percorso, come anche il fatto che le aziende abbiano dovuto far slittare di ulteriori tre mesi le procedure stesse, riconoscendo nei fatti , le considerazioni alla base del ricorso sindacale. Anche l’intervento ad adiuvandum dei lavoratori nel ricorso, a sostegno delle ragioni dei sindacato, è stato ritenuto ammissibile dal giudice a riprova della fondatezza delle preoccupazioni di Filt Cgil Uiltrasporti e Cub Trasporti sulle garanzie e tutele dei diritti dei dipendenti in un transito d’azienda molto delicato .  Queste organizzazioni sindacali avevano presentato ricorso per comportamento anti sindacale prima dell’espressione del Consiglio Comunale sul piano di liquidazione e sul contratto di servizio – continuano i sindacati – a garanzia del rispetto delle normative sul transito dei dipendenti ed il giudice in merito conferma la necessità dell’applicazione delle norme previste in materia .
Proporremo opposizione per la condanna delle spese – concludono i sindacati – e nessun onere peserà sulle tasche dei lavoratori, pertanto restituiamo al mittente le accuse di “strumentalizzazione “ in quanto resta palese che il ricorso posto in atto da queste sigle sia stato determinante per rimettere nei tempi e nei modi corretti sul binario della legalità il percorso del transito dei dipendenti in Atm Spa al quale saremo disponibili a partecipare procedendo nei modi e tempi previsti dalle norme».

 

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