MESSINA. Il consigliere comunale di LiberaMe Alessandro Russo risponde, a tempo di record, all’assessore allo Spettacolo Pippo Scattareggia, che aveva negato la circostanza che fosse prevista la consumazione di panini e bibite all’interno del Palacultura, in cui il 28 febbraio si esibirà il celebre cantante neomelodico Gianni Celeste.

“Si apprende dalla stampa della replica dell’assessore Scattareggia alla interrogazione urgente che nella giornata di oggi ho inoltrato alla sua attenzione e relativa allo svolgimento del concerto di Gianni Celeste presso il PalaCultura di Messina, in data 28.02.2020 con la previsione – vietata dal Regolamento di gestione e utilizzo degli spazi del PalaCultura – di diffusione ai partecipanti di panini e bibite. Con soddisfazione si viene quindi a conoscenza che l’assessore ha deciso di vietare la distribuzione dei panini e delle bevande, così  rispettando le previsioni dei regolamenti comunali vigenti”, scrive Russo, prima di affondare il colpo.

“Ma non altrettanta soddisfazione, ed anzi una certa preoccupazione suscita la notizia, letta dalla replica di Scattareggia, che a lui non sarebbe stata nota alcuna “distribuzione di panini e bibite” ai partecipanti al concerto di Gianni Celeste, e quindi maggiore preoccupazione desta la richiesta, sempre da parte di Scattareggia, rivolta allo scrivente e volta a chiarire da dove avessi tratto le notizie riguardanti “panini e bibite”. Ebbene: la comunicazione social dell’evento da parte dell’organizzazione del concerto, le locandine diffuse e pubblicate e gli stessi biglietti dell’evento contengono espressamente la previsione del “panino e bibita” a chiunque aderisse a certe formule di acquisto dei ticket.  All’assessore mi piace comunicare che sarebbe bastato un utilizzo delle pagine Facebook degli eventi cittadini per rendersi conto di quanto stesse organizzandosi e con quali formule di agevolazione, ivi compresi panini e bibite, in occasione del concerto del 28.02.2020”.

“E’ vero che la parte organizzativa non è di competenza dell’assessore e lo è del Dipartimento competente – concede Russo – Ma non può non sollevare curiosità e ancora preoccupazione la circostanza che l’assessore non sappia cosa il dipartimento di cui egli è responsabile autorizzi e organizzi negli spazi comunali. Se è comodo indicare un facile responsabile, ossia il Dipartimento, è altrettanto vero che la responsabilità politica non è certo della burocrazia comunale, bensì dell’assessore, che avrebbe dovuto sicuramente vigilare e conoscere tutti i passaggi e le previsioni organizzative dell’evento del 28.02.2020”, conclude il consigliere.

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