MESSINA. Dodici scarichi abusivi, (non allacciati alla rete fognante) che servivano una totalità di circa 150 famiglie, e che scaricavano nel torrente San Licandro, che andava a finire a mare alla fine di via Brasile, inquinando l’acqua (che in quel tratto è già di per sè inquinata e non balneabile). Lo riporta il sindaco Cateno De Luca dopo le analisi effettuate dall’Amam, che hanno consentito di scoprire gli allacci abusivi.

De Luca ha in preparazione un’ordinanza sindacale secondo la quale i proprietari di immobili non ancora allacciati alla rete fognaria  sono obbligati a procedere, nel giro di un mese, all’avvio dell’iter utile all’allaccio degli scarichi di competenza.

Gli immobili i cui proprietari non provvederanno all’allaccio, saranno ritenuti inagibili in quanto privi di autorizzazione allo scarico.

Gli Amministratori di condomini sono tenuti a dichiarare, entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione della presente, la conformità degli scarichi ed il regolare allaccio alla rete fognaria cittadina. Qualora gli stessi, dietro controllo di loro competenza, riscontrino la non conformità degli scarichi, hanno l’obbligo di presentare, entro lo stesso termine, apposita denuncia con l’impegno di adeguare gli scarichi entro i termini di cui al punto 1);

E’, altresì, fatto assoluto divieto di far confluire nella rete pubblica di fognatura nera (ove non mista), le acque pluviali rivenienti dalle abitazioni per cui nei confronti dei trasgressori si procederà a norma di legge.

Qualora, a seguito di ispezioni, si riscontrassero scarichi abusivi si procederà, mediante lavori da parte di AMAM SpA, in danno alla risoluzione dell’abuso ed in danno al proprietario dell’immobile, dell’inquilino, del capo condomini, del titolare dell’attività commerciale e di chiunque rivesta ruolo di Legale rappresentante dalla struttura dalla quale provengono detti scarichi.

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