MESSINA. A un certo punto, Cateno De Luca perde la pazienza. E, con una testa di pescespada in mano, rifiuto alimentare evidentemente non conferito in maniera corretta (anzi, proprio gettato in mezzo agli altri) se la prende coi “mercatali” di Vascone e Sant’Orsola: “non possono pensare di creare un porcile ogni giorno: apprezzo la pulizia dei pochi ma condanno la prepotenza dei molti”. E’ così che il sindaco annuncia la chiusura dei due mercati per una settimana, dal 21 al 28 luglio “per interventi di manutenzione e sanificazione indifferibili ed urgenti”.

L’igiene piuttosto carente e, pare, il pervicace rifiuto da parte degli esercenti di adeguarsi alle norme (“Perché si rifiutano ad avviare la raccolta differenziata?”, chiede De Luca), sono alla base del provvedimento, ma non sono i soli problemi. “Per ogni mercato rionale spendiamo oltre cento mila euro annui di servizi e ne incassiamo appena un terzo perché ognuno di loro paga, in base al metraggio, da 500 a 1.000 euro l’anno (abbiano scovato oltre il 50% di morosi da oltre cinque anni)”, scrive il sindaco.

“Non sono valse a nulla le numerose riunioni e tavoli di confronto. Ora basta – rincara la dose, combattivo – Noi ci faremo carico immediatamente di ripristinare le condizioni minime di vivibilità ma i mercatali devono garantire le condizioni minime di legalità. Per chi non rispetterà le regole sarà disposta la chiusura periodica dell’attività. Ovvio che io non ho paura di qualcuno che intende fare il vappo!”, conclude battagliero.

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