LAMPEDUSA. Dopo una lunga notte di attesa e trattative che non hanno portato a nulla, la nave Alex, con a bordo 46 profughi e 11 membri dell’equipaggio, ha deciso di forzare il blocco e di far rotta verso Lampedusa. L’arrivo è previsto intorno alle 17.

“Di fronte alla intollerabile situazione igienico-sanitaria a bordo, Alex ha dichiarato lo stato di necessità e si sta dirigendo verso il porto di Lampedusa, unico possibile porto sicuro di sbarco”. Si legge in un tweet della Ong Mediterranea, che denuncia la mancanza di acqua e servizi igienici inservibili: «Siamo a un’ora di navigazione da Lampedusa, abbiamo proposto varie soluzioni per portare i naufraghi a Malta ricevendo sempre la stessa risposta: no».

Immediata la reazione del ministro Matteo Salvini: «Questi non sono “salvatori”, questi sono complici dei trafficanti di esseri umani», ha affermato.

Situazione in evoluzione anche sul fronte “Alan Kurdi”, con 65 persone soccorse a bordo, al momento bloccata in acque internazionali dal divieto di accesso in Italia notificato dalla Guardia di finanza. «Ci stiamo dirigendo verso Lampedusa. Non siamo intimiditi da un ministro dell’Interno ma siamo diretti verso il più vicino porto sicuro. Si applica la legge del mare, anche quando qualche rappresentante di governo rifiuta di crederlo», si legge in un post della ong tedesca Sea Eye.

 

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