MESSINA. Centodiecimila euro per far funzionare le fontane monumentali di Messina, che dovranno tornare all’antico splendore in meno di due anni (730 giorni). E’ il contenuto del bando di gara che il comune di Messina ha promulgato e che sarà aggiudicato il 17 dicembre con l’esperimento della relativa gara.

Si porrà finalmente fine ad uno caso che si protrae ormai da anni e che impedisce a messinesi e turisti di fruirne: un primo appalto era stato tentato all’inizio del 2018, con una gara da 150mila euro per un bando per la manutenzione ordinaria e straordinaria di quindici monumenti, che in sei mesi di tempo avrebbe dovuto ridare lustro alle opere disseminate in giro per la città: quella del Nettunoquella dell’Acquario (detta “Gennaro) in via Cavour, le fontana della Pigna attualmente non in funzione, le fontane delle piazzette tematiche, trasformate da tempo in discariche, così come la fontana Senatoria, le fontane “gemelle”. Accanto a queste, ci sono quelle funzionanti per le quali è prevista la sola manutenzione. La fontana di largo san Giacomo, la Falconieri, quella di Paradiso, fontana Arena, quella di piazza stazione, della passeggiata a mare e anche la fontana di piazza Muricello, un anno fa riattivata col contributo del gruppo Franza. Curiosamente, manca la più celebre di tutte, la fontana di Orione.

La gara, però, non andò a buon fine: A maggio, l’allora assessore Daniele Ialacqua scrisse una lettera di fuoco alla Soprintendenza, accusando l’ufficio regionale di aver rallentato le procedure di gara, e poi di non essersi presentata ai tavoli tecnici. “Rammarico dello scrivente per l’inspiegabile blocco delle procedure autorizzative relative ai progetti di cui sopra, nonostante lo sforzo prodotto in questi anni per ottenere l’impegno di circa 600 mila euro, somme mai messe a disposizione in città per interventi sulle fontane. E’ da oltre tre anni che l’assessorato all’Ambiente ed il dipartimento Cimiteri e Verde Urbano hanno avviato le procedure necessarie per acquisire le somme utili per il restauro e la manutenzione delle fontane cittadine, dopo la sospensione dei lavori manutentivi da parte dell’AMAM, riuscendo ad intercettare sia dal Masterplan (2016) che dal bilancio d’esercizio (2017) le risorse finanziarie necessarie per una prima fase di interventi. Nelle more dell’approvazione delle progettazioni relative ed in conseguenza del riscontro negativo avuto nel 2016 da parte dell’AMAM per la continuazione della manutenzione ordinaria delle fontane cittadine, ad inizio 2017 avevo sollecitato il dipartimento competente – continua Ialacqua – ad avviare un programma di ripristino del funzionamento delle fontane storiche ed ornamentali, comunicando tale intendimento alla Soprintendenza con una nota prot. n. 66162 del 13 marzo 2017. Nelle more della risposta della Soprintendenza, pervenuta il 16 maggio 2017, il Comune si era limitato al ripristino del funzionamento di alcune fontane non avendo le risorse economiche necessarie. L’approvazione del Bilancio 2017/2019 nell’ottobre scorso ha messo a disposizione una somma pari a 150 mila euro per la manutenzione ordinaria e straordinaria di 15 fontane cittadine, storiche ed ornamentali. Il dipartimento Arredo Urbano ha dunque impegnato le somme entro il 2017 ed ha bandito la gara relativa con determina a contrarre – approvazione perizia – approvazione schema bando di gara – manutenzione delle fontane nel centro storico della città. Parallelamente veniva perfezionata la progettazione per il restauro di una decina di fontane storiche prevalentemente ubicate nei villaggi sud della città con l’impegno di circa 450 mila euro dal Masterplan. Per la prima volta dopo decenni, insomma, è stato posto in essere una programmazione organica di restauro e manutenzione delle fontane cittadine con bandi di gara ad evidenza pubblica, in discontinuità con il passato quando gli occasionali interventi di manutenzione venivano effettuati con affidamenti diretti e con maldestri interventi manutentivi. Questo percorso virtuoso veniva interrotto a seguito di una diffida da parte della Soprintendenza di Messina con nota prot. n. 277 del 24 gennaio 2018 con la quale si chiedeva al Comune di revocare in autotutela la determina a contrarre, in quanto mancante della prescritta autorizzazione della stessa Soprintendenza, comportando da parte del dipartimento la sospensione delle procedure di gara, mentre subiva un rallentamento anche la procedura relativa alle fontane storiche dei villaggi sud. A seguito di tale diffida ho convocato una serie di tavoli tecnici, ad alcuni dei quali non si è presentata purtroppo la Soprintendenza, consapevole della necessità di perfezionare secondo normativa il bando di gara”, aveva concluso Ialacqua

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