MESSINA. Cateno De Luca scopre cinquanta milioni di euro tra le pieghe dei conti del Comune. Lo ha annunciato, senza fornire ulteriori dettagli, al termine del lavoro di verifica dei bilanci di Palazzo Zanca.

“Oltre settemila capitoli già verificati ed oltre 50 milioni di euro di somme scoperte e liberate perché dimenticate nei cassetti dal 1985 in poi. Domani contiamo di finire, da lunedì prossimo lo stesso lavoro sarà effettuato per le società partecipata del comune di Messina”, sostiene il sindaco.

Ad essere messi sulla graticola, nell’ulteriore precisazione, sono stati i dirigenti del Comune: “questi soldi – ha scritto stamattina – erano nei cassetti dimenticati da chi ha amministrato Palazzo Zanca ed in parte gestiti con il “sistema fai da te” utilizzato da alcuni dirigenti comunali all’insaputa della giunta comunale e del Sindaco”.

Si tratterebbe perlopiù di mutui accessi negli anni dal Comune per investimenti mai realizzati (la maggior parte dei 50 milioni), per i quali si paga la rata di rientro senza che il capitale sia mai stato speso, e di risorse destinare invece alla spesa corrente ma bloccate tra i vari dipartimenti.

Sulla provenienza delle cifre, e su come fossero “nascoste”, De Luca non si è espresso, riservandosi di inserire tutti i numeri in maniera analitica nella relazione di inizio mandato che renderà nota a fine settembre, a tre mesi dal suo insediamento. In realtà, ogni amministrazione, all’insediamento, effettua un esame approfondito di quello che ha trovato: si chiama “due diligence”.

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