MESSINA. Prenderà il via domani la seconda edizione del festival “Le vie dei tesori”, kermesse che per tre weekend permetterà di visitare 29 meraviglie messinesi fra chiese, monumenti, ville liberty… e vere e proprie giungle urbane. Fra i beni da riscoprire, infatti, c’è anche il sito archeologico di Palazzo Zanca, totalmente ricoperto da erbacce e sterpaglie. A denunciare lo stato in cui versa il sito è l’associazione “ArcheoMe”, che per l’occasione avrà il gestione l’area e che già lo scorso 5 Giugno 2018 aveva presentato al Comune e alla Soprintendenza una richiesta formale per l’adozione del sito, senza ottenere però alcuna risposta.

«Questo è lo stato in cui versa lo scavo che domani dovremo mostrare ai turisti, Messinesi e non», scrivono i membri dell’associazione in un post di denuncia su Facebook, corredato da numerose foto che si commentano da sé. «Non siamo soliti polemizzare, perché capiamo benissimo quanti e quali siano i problemi del tessuto amministrativo in cui viviamo, – proseguono – Ma con quale coraggio mostreremo domani questa foresta ai nostri compaesani, già abituati a questi scenari, o peggio ancora a turisti stranieri, abituati a centri ultra-organizzati? E no, oggi non ci stiamo a fare cattiva figura per colpa del solito atteggiamento strafottente. C’è chi ama questa città, chi lotta per rivederla in alto… e magari si vergogna pure a mostrare questo schifo (scusandoci per il termine). Se ci aveste dato risposta, anche negativa – scrivono, rivolgendosi alle istituzioni – avremmo potuto già prendere possesso e rendere nuovamente decorosa l’area oppure presentare una nuova richiesta con una relazione rivista e corretta. E invece il nulla. E noi domani saremo lì, presenti, a raccogliere l’ennesima figuraccia cittadina».

 

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