MESSINA. Una questione di strategia. Antonio Saitta diventa il candidato sindaco del centrosinistra dopo settimane di caos. Il flop nazionale del Pd sembrava aver mischiato le carte, tanto che l’onda lunga dell’ingresso degli accademici sembrava essere scemata. Il nome di Saitta, in pole per lungo tempo e poi quasi dimenticato, diventa invece il collante che riunisce buona parte della sinistra col PD e quieta i malumori interni.

Partenza più lenta degli avversari, giusto il tempo per capire che l’aria che tira va cavalcata in positivo. Nei giorni dei duelli rusticani tra Bramanti e De Luca, da Saitta parte l’hashtag #RispettoMessina, chiaro segnale di un tentativo di campagna elettorale diversa rispetto al resto del panorama.

L’obiettivo è fissato nelle rimonta lenta: c’è da ricostruire in primis il Pd, poi tutta quell’area di sinistra persa negli anni del renzismo esasperato. Strano paradosso per una città come Messina, dove i fedelissimi di Matteo Renzi non hanno mai goduto della gloria della leadership. Saranno sei le liste in appoggio: Antonio Saitta trova l’intesa con Maria Flavia Timbro, fresca di bruciatura per la mancata elezione alla Camera con Leu, e ritrova buona parte di Articolo1. L’avvocato messinese è la vice sindaco designata, con lei presenti in lista altri due big della sinistra come Giuseppe Grioli e Santi Interdonato.

Nella lista legata direttamente al candidato sindaco spicca il nome dell’ex accorintiana Lucy Fenech, presente anche Maurizio Guanta, papà di Edy e fondatore dell’associazione “Amici di Edy” che cerca la sua prima esperienza in consiglio. Capo lista di Impegno Civico è invece Giovanni Lazzari, l’ex presidente dell’Ordine degli Architetti guida un gruppo dove trova spazio l’ex cestista Cristina Correnti.

Poco spazio alle sorprese nelle liste “classiche”: nel PD trovano posto tanti consiglieri uscenti. Antonella Russo è il nome più pesante, con lei ci sono anche Giuseppe Siracusano, Claudio Cardile, Libero Gioveni e Gaetano Gennaro. Tenta il grande ritorno, invece, Felice Calabrò dopo la débâcle che lo vide sconfitto al ballottaggio contro Accorinti. Cercano conferme anche i fedelissimi di Beppe Picciolo: nella lista di Sicilia Futura ci sono Nino Carreri e Alessandro La Cava, presente anche Nino Interdonato che lo stesso Picciolo vorrebbe in giunta in quota Dr in caso di vittoria, discorso simile per Piero La Tona. Primo assalto a Palazzo Zanca per Nicola Maddocco.

Estrazione variegata nella lista LiberaMe che vede, però, come nome di punta quello di Alessandro Russo. L’omonimia con Antonella Russo ha “costretto” l’ex vice segretario provinciale a preferire la lista civica alla candidatura tra le fila del Pd. Presenti l’avvocato Massimo Rizzo, in tandem con Bianca Favaloro, con loro anche i volti nuovi di Diego Buda e Emilio Minniti. Candidatura anche per Giorgio Muscolino, membro attivo della pallavolo messinese e volto noto del mondo sportivo cittadino.

Sei liste a supporto della candidatura di Antonio Saitta, in più l’appoggio di Gianpiero D’Alia che sposterà la sua piccola percentuale di voto centrista. L’obiettivo è rimontare fino al fatidico secondo posto, un piazzamento che pronostici alla mano dovrebbe portare l’ex Prorettore dell’Università di Messina al ballottaggio.

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