GIAMMORO – Scovate perdite inquinanti nel processo di lavorazione del materiale di riciclo di batterie di una ditta del gruppo Franza. Si tratta della Esi spa – Ecological Scrap Industry che tratta materiale di scarto di batterie esauste. I controlli di routine dell’Arpa tra novembre e dicembre hanno rilevato delle perdite che portavano materiale inquinante dino al depuratore consortile di Giammoro. Per questo la procura di Barcellona Pozzo di Gotto, guidata da Emanuele Crescenti ha chiesto il sequestro dell’azienda. Richiesta accordata dal gip, Fabio Gugliotta. Due i reati contestati per danno all’ambiente.

E alla luce del sequestro stridono le parole di presentazione della politica ambientale, presentate dalla stessa ditta nel sito di riferimento:  “La società operante nel campo del recupero e riciclaggio del materiale proveniente dalle batterie esauste, ritiene che la gestione ambientale e la prevenzione dell’inquinamento siano elementi fondamentale della propria struttura aziendale”, così si presenta la Esi del gruppo Franza che addirittura promette che a t”al fine si impegna al continuo miglioramento della propria efficienza ambientale e di prevenzione attraverso l’analisi sistematica degli effetti ambientali delle proprie attività”.

C’è voluto un controllo dell’Arpa però per scovare le perdite inquinanti.

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