MESSINA. “Sono felice per quello che abbiamo fatto, perché siamo stati massacrati per anni per non aver dato subito le risposte, e invece nel 2017 abbiamo raccolto i frutti di questo lavoro”. La conferenza di fine anno di Renato Accorinti, e della sua giunta, è l’ultima di questa amministrazione, in sella a Palazzo Zanca dal 2013 e che “scadrà” a giugno del 2018. E si rimetterà in gioco.

La notizia l’ha data Accorinti stesso, dedicandogli metà del tempo che si è concesso per illustrare quanto realizzato nel 2017. “Questa avventura deve continuare, non importa attraverso quale persona”, ha dichiarato il sindaco, in una frase che non ha possibilità di essere equivocata. “Farò un video in cui chiederò se la gente vuole che quest’avventura continui e se vuole che continui con me”, ha annunciato, spiegando che il contatto con i messinesi è sempre vivo e forte. “D’altra parte abbiamo vinto in una città in cui il controllo dei voti è ancora forte: nessuno ci avrebbe mai creduto cinque anni fa, abbiamo fatto la storia, e dobbiamo continuare, è la gente che ce lo chiede”.

Non tutti, però, sono stati entusiasti sulle modalità della ricandidatura: il video su Facebook, nello specifico, solleva parecchie perplessità negli ambienti di Cambiamo Messina dal basso, soprattutto quelli “storici”, dei sostenitori della prima ora della candidatura di Accorinti nel 2013 (componente che si è notevolmente assottigliata negli anni, al punto che i più vicini al professore di educazione fisica sono diventati i suoi più acerrimi contestatori). “Accorinti è stato il sindaco che è andato a parlare con gli abitanti dell’isolato 13, uno per uno. E ora chiede l’appoggio con un video?“.

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