MESSINA. “Avrei potuto intitolare il libro “le donne conquisteranno la terra” ma nella parola “conquista” c’è un elemento di violenza e di sopraffazion”, così Aldo Cazzullo, scrittore ed editorialista del Corriere della Sera, spiega il suo ultimo libro, a partire dal titolo, Le donne erediteranno la terra (edito da Mondadori). E continua: “Le donne semmai sono state vittime di violenza e sopraffazione, nella storia e in qualche modo lo sono ancora adesso, perciò mi sembrava più giusto usare “erediteranno” che ha un sapore biblico ed è ovviamente una citazione. Io sono veramente convinto che sia iniziata un’ascesa formidabile delle donne in tutto il mondo. E siamo soltanto all’inizio di questo fenomeno inarrestabile” così si apre il quarto appuntamento della rassegna “leggere il presente”, organizzata dall’università di Messina, dall’Accademia peloritana dei pericolanti e da Taobuk. 

Un libro che descrive il cambiamento del ruolo della donna nella società, in particolare dal novecento, con l’attribuzione della capacità giuridica nel 1919 e il diritto al voto nel 1946, fino a personaggi attuali, come la campionessa paraolimpica Bebe Vio, e fino a quella che lui definisce la “generazione Hermione”: “La generazione di mia figlia, che ha 17 anni, e di tutte le ragazze che erediteranno la terra – ha spiegato Cazzullo – L’ho chiamata generazione Hermione perché trovo che Hermione sia il personaggio più interessante di tutta la saga di Harry Potter. Harry è un predestinato, Hermione è quella che mette rimedio ai guai dei maschi. Se non ci fosse stata Hermione, Harry Potter sarebbe morto dopo poche pagine di libro o dopo pochi minuti di film. (…) E per le ragazze di questa generazione sarà del tutto naturale che il capo di un ufficio o il capo di uno Stato sia una donna. E una donna potrà farlo restando se stessa, senza diventare come un uomo.”

Al contrario, ha continuato Cazzullo, “quello che viene considerato come un tratto caratteristico della donna, e che nel libro assume un ruolo fondamentale, dovrebbe essere fatto proprio anche dagli uomini: la cura. Per troppo tempo la cura è stata riservata alle donne. La cura dei bambini, la cura degli anziani, la cura dei malati, la cura dell’ambiente… la cura è una missione che deve riguardare donne e uomini insieme. E qualcosa sta cambiando. (…) La cura non è una cosa che umilia. È una cosa che esalta. E proprio questa caratteristica dovrebbe per natura predisporre al governo e al progresso, tant’è, ha fatto notare lo scrittore, che molte rivolte sono iniziate grazie ad una donna: pensate ad esempio alla rivolta per i diritti civili negli Stati Uniti. È stata una cosa grandiosa, abbiamo avuto tanti grandi personaggi, ma chi l’ha cominciata? Una donna, Rosa Parks.”

“Sembra quasi che tenendo lontane le donne dal governo per anni, siamo andati contro natura”, ha aggiunto anche Enrico Del Mercato, capo redattore di Repubblica Palermo a Messina per presentare il libro di Cazzullo. 

Un naturale processo di ascesa della donna, ancora in corso, soprattutto in un Paese maschilista come l’Italia, ancora in fase di evoluzione. “Credo che la mentalità stia cambiando – ha concluso l’autore – l’emancipazione non è un traguardo raggiunto, ma anche l’uomo sta cambiando. (…) Siamo un paese maschilista, ma siamo un paese che ha fatto dei passi avanti enormi.”

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