CATANIA. Si è appena conclusa la conferenza stampa indetta a Catania dal presidente della Regione Nello Musumeci, a cui hanno preso parte gli assessori Gaetano Armao, Ruggero Razza e Roberto Lagalla. Tema dell’incontro è stato l’accordo finanziario Stato-Regione, con il ringraziamento del Governatore al Premier Conte, e la recente istituzione della zona rossa in tutta la Sicilia, che entrerà in vigore dalla mezzanotte di oggi. Dopo l’intervento di Armao sul fronte economico, è Razza a spiegare le nuove misure.

«È stata una decisione sofferta e a lunga meditata. Non è una scelta dettata da scelte emotive. Chi governa deve evitare di compiere scelte dettate dallo stato d’animo – spiega Musumeci – Si tratta di misure meno restrittive rispetto a quelle in corso durante il lockdown. Alla fine di queste due settimane faremo i conti. Se i risultati non dovessero essere soddisfacenti, verrà prorogata la zona rossa. Per quanto riguarda le scuole, se fra due settimane i dati non saranno incoraggianti chiuderemo anche elementari e prima media», prosegue, specificando come, allo stato attuale, il pericolo principale per quanto riguarda la diffusione dei contagi non siano le scuole. Poi l’appello ai prefetti e ai sindaci per fare rispettare le regole. «C’è una minoranza che continua a disattendere le disposizioni, costringendo tutti a enormi sacrifici». «Sappiamo bene che c’è sempre chi la “vuole cotta” e chi la “vuole cruda”», continua poi, commentando quindi la situazione delle vaccinazioni.

Tocca quindi a Ruggero Razza, che fa il punto sui dati (citando anche la situazione in provincia di Messina), sulle disposizioni in vigore da stanotte (“in linea con il Dpcm”) e sui vaccini.

Interviene poi l’assessore Roberto Lagalla: «Concordo con chi dice che la scuola è vita ma è necessario garantire la massima sicurezza, tenendo sempre in considerazione i dati», spiega, citando quindi i numeri relativi allo screening effettuato su 14385 campionamenti effettuati in tutta la Sicilia. I dati, che si riferiscono ad avantieri, hanno permesso di riscontrare 48 positivi, con una percentuale dello 0,33 (il minimo ad Agrigento e il massimo a Catania): «Numeri che non si discostano dai numeri di prima delle festività natalizie. In presenza di condizioni di particolare criticità, i sindaci – commenta l’assessore – possono comunque intervenire, in sinergia con l’Asp,  per chiudere temporaneamente le scuole.

Chiarimenti infine su attività di ristorazione (asporto fino alle 18 se manca la cucina e fino alle 22 per tutti gli altri), visite a parenti e amici (permesse invece, ma con limitazioni, nel Dpcm) e chiese (aperte, ma con ovvie limitazioni).

 

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