MESSINA. Si è tenuta questa mattina l’inaugurazione dell’anno accandemico di Unime. In un’aula magna gremita ad aprire le “danze” del nuovo anno per l’Università di Messina il presidente della Regione Renato Schifani che ha commentato come la visione della sua amministrazione rispecchi gli obiettivi della Rettrice Giovanna Spatari, in particolare per quanto riguarda l’obiettivo di evitare la “fuga” dei giovani dalla Sicilia. 

“Siamo un ateneo che negli anni ha investito molto sulla qualità dei corsi – ha esordito Spatari- Sulla promozione di una didattica a forte vocazione internazionale ma la cifra distintiva non può essere descritta dai numeri. L’essenza stessa di una comunità accademia risiede nella condivisione di valori: conoscenza, libertà, eguaglianza e persona”

“UNIME sarà sempre più un luogo di inclusione dove ogni individuo avrà sempre più la possibilità di esprimere il suo potenziale -ha continuato- abbiamo il dovere di salvaguardare il benessere psicofisico e le politiche di inclusione dovranno assicurare a ogni componente dell’università la valorizzazione delle proprie qualità” 

“Sono fermamente convinta che il benessere collettivo abbia ricadute importanti sulla quantità ma soprattutto sulla qualità del lavoro” ha continuando sottolineando poi il suo impegno nella salvaguardia della salute psico fisica di tutti i componenti di Unime. Ruolo fondamentale nella nuova amministrazione avrà il merito, motore della “nuova” unime.

“L’università che immagino dovrà essere capace di valorizzare la tradizione e promuovere l’innovazione dei saperi, ispirando ogni sua azione ai principi della sostenibilità ambientale, economica e sociale” ha poi spiegato la rettrice, sottolineando come tutto dovrà essere parte di un’azione di salvaguardia politica e sociale. 

Un riferimento, poi, è stato fatto anche ai locali dell’ex Banca d’Italia e agli archivii di Unime: “Si tratta della nostra memoria storica fatta delle tante storie di donne e uomini di valore che hanno contribuito a far apprezzare la nostra università”

“Lo dico con la massima convinzione: siamo una comunità straordinaria, ricca di talento e di passione! Grazie a tutte e a tutti per il vostro impegno e per la vostra dedizione, sono convinta che insieme potremo costruire un futuro migliore. Auguri di cuore all’Università di Messina, auguri alla nostra Università” ha concluso Spatari alla fine del discorso alla sua prima inaugurazione dell’anno accademico. 

A intervenire, poi, con un discorso su cultura, merito ed eguaglianza nella Costituzione italiana Gaetano Silvestri: “La tutela, la conservazione e la trasmissione del sapere si accompagnano, in special modo nelle università, alla sua produzione. L’università, in particolare, è il luogo dove la cultura si forma in modo eminente e viene trasmessa alle giovani generazioni nel tempo stesso in cui si forma, contribuendo in tal modo all’elevazione complessiva della società ed alla sua ininterrotta modernizzazione, a livello nazionale e internazionale. Per questo motivo la cultura non vive che nella libertà. Questa non è soltanto assenza di coazioni dirette sui singoli docenti, ricercatori e studenti, ma è anche sostegno ad un’autonomia istituzionale e organizzativa che non tollera vincoli politici o ideologici di alcun genere. La riserva di legge esclude inoltre che gli atenei possano essere condizionati da atti limitativi puntuali di fonte governativa”

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