MESSINA. Si potrebbe arrivare dai villaggi collinari della zona Nord all’ex ospedale di Campo Italia (oggi un centro di disintossicazione) in meno di 10 minuti, ma le buche, una frana e i rovi che intralciano il passaggio, specialmente in curva, non lo consentono. Versa infatti in condizioni di degrado la strada comunale che va dall’Annunziata alla struttura ospedaliera, e che poi sbuca a Venticinque (tra Castanea e Portella).

“O si passa sopra le voragini in prima oppure si scansano”, spiega Pippo Cardile, residente della zona. Nel caso di quest’ultima ipotesi, però, si andrebbe contromano. Inoltre, a ridurre in diversi tratti la carreggiata, non ci sono solo i rovi ma anche una frana e una discarica. Gli arbusti, invece, spiega ancora l’abitante, “sono assai pericolosi perché hanno delle spine enormi che danneggiano la carrozzeria“.

A Massa San Giovanni, racconta ancora il cittadino, c’è un’altra stradina che permette ai residenti delle Masse di giungere sempre all’ex ospedale in sei/sette minuti, risparmiandone almeno 15 o 20 perché si evita di passare da Faro Superiore: ma anche questa versa in condizioni pietose, con più discariche, alcune radici di alberi completamente scoperte sui costoni e alcune piante inclinate pronte a cadere.

“La comodità di queste arterie sta proprio nel giungere il centro città nel più breve tempo possibile. Rivalutarle sarebbe anche intervento di riqualificazione per i villaggi che, in tal modo, accorcerebbero notevolmente le distanze con il centro urbano“, spiega infine Pippo Cardile, aggiungendo che negli ultimi sei/sette anni gli abitanti di Massa Santa Lucia si sono riuniti una volta all’anno per pulirla.

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