MESSINA. Una manifestazione indetta il 26 settembre, alle 9, di fronte all’Università, per chiedere alla Rettrice Giovanna Spatari e al Senato Accademico “di rescindere immediatamente ogni forma di collaborazione con le istituzioni accademiche israeliane”. A organizzarla è il Coordinamento Messina per la Palestina.

“Nei mesi scorsi – spiega una nota – 264 docenti hanno sottoscritto un appello in cui chiedevano all’Ateneo l’interruzione di ogni forma di collaborazione con Israele. Una richiesta avanzata in diverse occasioni anche dalla componente studentesca: la Palestina deve essere la prima questione all’ordine del giorno del Senato dell’Università di Messina e di tutte le università che ancora oggi intrattengono rapporti con Israele.
L’Università di Messina ha stretto nel 2021 un accordo quadro con la Hebrew University of Jerusalem che prevede interscambi di docenti e materiale di ricerca. La Hebrew University – sostengono i promotori – è parte integrante dell’apparato coloniale e militare israeliano: costruita su terre palestinesi confiscate illegalmente, ha storicamente beneficiato dell’espulsione forzata delle famiglie arabe da Gerusalemme Est. Collabora stabilmente con l’IDF e con industrie belliche nello sviluppo di tecnologie usate nella repressione nei Territori Occupati. È nota poi la sospensione della docente Nadera Shalhoub-Kevorkian per le sue posizioni critiche verso l’occupazione e il genocidio. In questo quadro, è impossibile considerare la collaborazione con tale ateneo come un semplice scambio culturale: è una scelta politica. Le imponenti manifestazioni che il 22 settembre hanno attraversato il Paese hanno espresso la forza di un movimento che chiede a tutta la classe dirigente del paese, Governo in testa, di contrastare in tutti i modi il genocidio in corso in Palestina e di Isolare Israele sul piano politico, commerciale, culturale e scientifico”.

“Il Coordinamento Messina per la Palestina – prosegue il comunicato – ha quindi scritto una lettera alla Rettrice Spatari e al Senato Accademico perché l’Ateneo prenda una posizione chiara e netta contro ogni forma di complicità col Governo criminale di Israele e rescinda immediatamente ogni forma di collaborazione con le sue istituzioni accademiche israeliane. A sostegno di questa rivendicazione il Coordinamento Messina per la Palestina ha organizzato una manifestazione che si terrà il 26 settembre alle 9 di fronte all’Università”.

 

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