MESSINA – Intervento ieri in Senato della senatrice di Italia Viva, la messinese Dafne Musolino, sulla vicenda del Risanamento delle baraccopoli a Messina: Non si capisce perché si sia voluto stoppare il percorso virtuoso intrapreso dall’ex sub-commissario al Risanamento di Messina, Marcello Scurria, che aveva realizzato una corsia preferenziale per le famiglie con componenti fragili, tutte identificate e accertate dall’ASP di Messina. Scurria, infatti, aveva già ricollocato 150 famiglie. Ne restavano, così, 130 che attendevano ricollocazione”.

Continua la Musolino nel suo intervento al Senato: “Con il nuovo metodo burocratico, che prevede la ricollocazione per ambiti di risanamento così come intende adottarlo il nuovo sub-commissario Trovato, si viene a creare, verso quelle persone con fragilità, una ulteriore condizione di marginalità che non meritavano. Si allontana, pertanto, quella luce di speranza che si era accesa per coloro che nonostante gravi patologie continueranno, invece, ad attendere in baracca di poter finalmente accedere al diritto alla casa e alla normalità. Una posizione di attesa virtualmente infinita”.

Ritengo – sottolinea Musolinoche la Presidente Meloni debba farsi carico di questa vicenda e chiarire se a suo avviso sia stato corretto porre nel nulla il criterio di ricollocamento adottato dall’ex sub-commissario, che garantiva ai fragili la corsia di accesso in modo tutelato e preferenziale, mentre oggi sono vittime di quel burocratese che è la peggiore espressione di quella politica che per oltre cinquant’anni a Messina ha speculato, prosperando proprio sulle baracche. Non vorrei che si ritornasse al passato”, ha concluso la senatrice di Italia Viva Dafne Musolino.

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