MESSINA. Snobbato, sottovalutato, dato per “finito”, il Coronavirus non solo non è mai andato via, ma si sta ripresentando in numeri allarmanti, paragonabili a quelli di aprile (quando era in vigore il lockdown, mentre oggi le misure di sicurezza e distanziamento sociale sono ormai un vago ricordo), e le prime conseguenze non hanno tardato a manifestarsi: a Palermo, l’ospedale Cervello ha esaurito i posti di terapia intensiva.

Il capoluogo attualmente presenta il più alto numero di contagiati dell’isola, e il “covid hospital” della struttura palermitana ha esaurito gli otto posti disponibili, facendo scattare il “piano d’emergenza”: i pazienti che contraggono la covid-19 in forma tale da dover richiedere cure specifiche e ventilazione forzata, saranno dirottati al Civico di Palermo (in cui attualmente non sono registrate degenze in terapia intensiva da contagi da Coronavirus) e in caso di esaurimento dei posti, all’Ismett, l’istituto trapianti che dispone di 11 posti.

E a Messina? Attualmente i ricoverati in terapia intensiva al Policlinico (identificato come Covid hospital) sono quattro, e altri 5 pazienti sono ricoverati al padiglione C. La struttura è equipaggiata con numeri abbastanza tranquillizzanti: in questo momento risultano disponibili tredici posti di terapia subintensiva e 32 di terapia intensiva (che ovviamente, però, possono essere utilizzati anche per subintensiva). Nel caso in cui le circostanze dovessero richiederlo, e le cose dovessero precipitare in regime di emergenza, così come richiesto dall’Assessorato regionale alla Salute il Policlinico è attrezzato per aumentare posti secondo il piano regionale, tornando sostanzialmente ai livelli dello scorso marzo.

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