MESSINA. Stamattina c’è stato un incontro a palazzo Zanca tra l’amministratore della Stretto di Messina Spa Pietro Ciucci, il sindaco di Messina Federico Basile e il neo presidente dell’autorità portuale Ciccio Rizzo, in cui la società concessionaria per la costruzione del ponte sullo Stretto avrebbe rassicurato Messina circa le promesse per il territorio a più riprese annunciate.

Non la pensa così il comitato “Invece del ponte”: Il Sindaco avrebbe ottenuto rassicurazioni circa l’ottenimento di ben 34 milioni (sic!) per riparare le buche delle strade cittadine ed intervenire sulla rete idrica colabrodo della nostra Città. Poi caffè e foto di rito, con sorrisi di circostanza e tanti saluti. Sarebbero queste quindi le “misure compensative” reclamate dai nostri amministratori? Che fine hanno fatto le proteste e le richieste messe per iscritto nella relazione consegnata dal Sindaco alle Commissioni riunite della Camera dei deputati il 23 aprile 2023? E che fine hanno fatto le osservazioni presentate dalla Città Metropolitana alla Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente nell’aprile 2024? Appena un anno fa Basile diceva: “Non si può pensare di prendere un documento di 10 anni fa, aggiornarlo, e dire che quello è il progetto del ponte”, denunciando, per esempio, le centinaia di camion che passeranno in città o gli espropri di Contesse e “la galleria da Gazzi a Papardo a sei sette metri sotto le nostre case”. E concludeva gonfiando il petto: “Io mi prendo le ‘sputazzate’, ma la mia città non la baratto”! Ebbene, dall’anno scorso il progetto non è cambiato di una virgola; i camion aggiuntivi per la città, gli espropri a Contesse (e a Ganzirri e Torre Faro) e “la galleria da Gazzi al Papardo a sei metri dalle nostre case” sono sempre gli stessi. Chi ha cambiato idea forse è lei. La città lei non la baratta, ma così la regala e la fa strangolare! I 34 milioni per le buche sulle strade non sono neanche un baratto: sono l’offerta sacrificale di Messina sull’altare di un’opera sbagliata, inutile e dannosa. La giravolta dell’amministrazione ormai è palese, come il nuovo posizionamento di alcuni soggetti che fino a poco tempo fa manifestavano fortissima contrarietà al devastante progetto del ponte. I cittadini di Messina però non hanno cambiato idea, non si fanno né barattare né regalare. Continueremo a lottare e vinceremo la battaglia contro un feticcio che serve soltanto a far girare soldi ed alimentare clientele”, conclude la nota.

Un plauso invece è arrivato dal deputato di Sud chiama Nord Francesco Gallo (il partito di Cateno De Luca aveva posizioni molto più belligeranti appena un anno fa, e adesso è sceso a più miti consigli): “L’incontro deve essere motivo di grande soddisfazione per tutti i messinesi a prescindere dalla loro posizione sulla realizzazione di questa grande infrastruttura. Le opere cosiddette compensative rappresentano infatti un effetto positivo e concreto per la città di Messina. Questo è anche il frutto dell’atteggiamento costruttivo e pragmatico del Sindaco Basile e – senza falsa modestia – del mio lavoro in Parlamento, volutamente tenuto lontano da riflettori e proclami. A tal proposito ricordo ai più distratti l’ordine del giorno da me presentato e approvato dalla Camera il 20 dicembre scorso che impegnava il governo ad “adottare le iniziative di competenza volte a prevedere, che la società Stretto di Messina inizi i lavori delle opere e delle misure compensative, concordate tra Comune di Messina e Ministero delle Infrastrutture, contestualmente, ovvero prima, dell’avvio dei lavori del manufatto stabile. In questo frangente colgo l’occasione per ringraziare l’On. Matilde Siracusano e l’On. Carolina Varchi che mi hanno aiutato a raggiungere questo risultato”, ha dichiarato Gallo

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments