MESSINA.“Le note dell’Asp che arrivano al sindaco sono molto generiche, senza nessuna evidenza scientifica precisa o quantomeno conosciute. Anche nelle zone rosse le scuole sono aperte, l’unica città d’Italia in cui sono chiuse è Messina”. E’ il duro attacco che Piero Latona, dirigente scolastico dell’istituto Minutoli e presidente della commissione consiliare alla cultura del comune di Messina, ha sferrato, nel corso della manifestazione di protesta di stamattina a piazza Municipio contro la chiusura delle scuole, all’ordinanza con cui il sindaco Cateno De Luca ha prorogato a martedi 11 dicembre lo stop alla didattica in presenza in ogni istituto, sulla scorta di una nota prudenziale dell’Asp. Proprio sulla genericità della nota La Tona punta il suo attacco: “Note in cui si dice “prudenzialmente riteniamo che…”, note in cui si dice che il contagio tocca persone di età tra 20 e 50 anni che comunque hanno figli in età scolare. Quasi tutti hanno figli o nipoti in età scolare, eppure in tutta Italia le scuole sono aperte, anche in zona rossa, tranne che a Messina. Seguendo questo ragionamento si dovrebbe chiudere tutto”, ha spiegato con veemenza il consigliere comunale di Sicilia Futura. “In questo caso la responsabilità del sindaco è limitata, perchè riceve delle comunicazioni dall’autorità sanitaria, ma lo invito ad avere un po’ più di coraggio e chiedere all’Asp esattamente quali sono i contagi e le realtà scolastiche con una situazione talmente grave da dover essere chiusa. A noi al momento non ne risulta nessuna”, aggiunge. “La scuola non può essere sacrificata per responsabilità che non sono della scuola – ha continuato La Tona – Sono dei trasporti, sono della sanità che non è riuscita ad organizzarsi per bene, ma si chiude la scuola, dando il segnale che se è aperta o chiusa non cambia nulla. Assolutamente non è così, stiamo dando un segnale sbagliato ai ragazzi, soprattutto quelli più fragili che hanno l’unico punto di riferimento nella scuola soprattutto in alcuni territori”, ha concluso il consigliere comunale.
