MESSINA. Un botta e risposta senza fine, quello portato avanti dal Presidente dell’ATM Pippo Campagna e i sindacalisti in merito alla vicenda legata ai cinque autisti dell’azienda sospesi per il Certificato di abilitazione al trasporto delle persone. «In merito alla vicenda delle “patenti scadute” si evidenzia l’infondatezza in fatto ed in diritto delle  giustificazioni addotte da qualche improvvisato difensore d’ufficio dei dipendenti coinvolti. – scrive in una seconda nota Campagna – Innanzitutto va chiarito che, nella sostanza, non vi è alcuna differenza tra “patente” ed “abilitazione al trasporto delle persone”: senza quest’ultima, infatti, non si può lavorare in un’azienda di trasporto pubblico».

«A ciò si aggiunga che non è compito del direttore generale ricordare ai dipendenti quali siano i loro doveri. L’ordine di servizio emesso in data 10 gennaio, pertanto, va inteso nel senso di far comprendere a tutti che certe strane dimenticanze – mai verificatesi prima d’ora – non erano passate inosservate e  non sarebbero state tollerate. – conclude – Ed infine, cosa dire di chi ha scordato che stava per compiere i 60 anni di età e che doveva quindi rinnovare la propria abilitazione al trasporto delle persone? Possiamo solo concludere che, come è noto, a pensar male si fa peccato, ma qualche volta si indovina!».

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