MESSINA. Il Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti e la sezione di Messina dell’Associazione siciliana della stampa in una nota “manifestano il loro sconcerto a seguito della conferenza stampa del deputato regionale ed ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, che ha utilizzato una sede istituzionale come il Comune di Messina per attaccare, con tanto di pubblico plaudente al seguito, i giornalisti della Gazzetta del Sud, ‘colpevoli’ di aver portato alla luce la vicenda delle donazioni al suo partito Sud chiama Nord da parte di soggetti nominati dallo stesso De Luca e dal suo delfino, l’attuale sindaco Federico Basile (che era presente e non ha ritenuto dal dissociarsi dalle calunnie e dalle volgarità proferite da De Luca), all’interno delle Istituzioni”, si legge in una nota.

”De Luca – prosegue il comunicato – è arrivato persino a ventilare che dietro gli articoli ci sia una ’regia’ politica: un’accusa strumentale e calunniosa che si qualifica da sé e che i giornalisti messinesi rispediscono al mittente, consapevoli della bontà del loro lavoro e della necessità di ricercare la verità per quanto non sempre gradita al potente di turno”.

A rispondere alla nota è Danilo Lo Giudice, coordinatore regionale di Sud chiama Nord:

“Ci sorprende il tono e le affermazioni del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti e la sezione di Messina dell’Associazione siciliana della stampa. A leggere e rilegger bene, sembrerebbe il comunicato di un partito politico, soprattutto quando vengono utilizzati frasi ed etichette come quelle rivolte a Basile ‘il delfino’ di De Luca, oppure il riferimento al ‘potente di turno’. Ma la cosa davvero sorprendente è l’affermazione riguardante l’aver ‘portato alla luce la vicenda delle donazioni’. Bastava oggi ascoltar la conferenza stampa per capire che tutti i finanziamenti sono trasparenti e pubblicati per legge. Fatti noti da anni. E in merito al ‘rispetto’ richiesto, è doveroso dire che oggi Sud chiama Nord ha agito in totale trasparenza organizzando una conferenza stampa per spiegare nel dettaglio i fatti ed ha dato, com’è giusto che sia, la parola a tutti i giornalisti intervenuti. Ma ancora una volta, per una parte della stampa, la critica vale solo quanto è posta dai giornalisti verso la politica, quando invece la politica fa emergere, carte alla mano, fatti poco ‘deontologici’ allora la critica non è più accettata. Anche al Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti e alla sezione di Messina dell’Associazione siciliana della stampa, ribadiamo che tanto attivismo bisognerebbe metterlo in campo anche per tutelare tutti i collaboratori sparsi in giro per la Sicilia, troppo spesso sottopagati e privi di tutele”, conclude.
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