MESSINA. Stamani è giunta nel porto di Messina la nave scuola Palinuro, unità a vela della Marina militare che sta conducendo la 59^ campagna d’istruzione con a bordo gli allievi nocchieri della 2a classe corsi normali marescialli di Mariscuola Taranto, per rappresentare la Réal, galea capitana da Don Giovanni d’Austria nella battaglia di Lepanto (1571), per la XV edizione della rievocazione storica del raduno nel porto peloritano delle navi dello schieramento cristiano, coordinata dall’Associazione Aurora. La Palinuro parteciperà all’evento in programma il 5 agosto prossimo nel cui ambito, domani,venerdì 4 agosto alle ore 10.30, a bordo della goletta si terrà un incontro/conferenza, con spunti di riflessione sull’alimentazione in mare, alla presenza del Sindaco della città di Messina Federico Basile, con l’intervento di rappresentanti della Marina militare e del Centro Studi della Sicilia orientale dell’Accademia italiana della Cucina, diretto da Attilio Borda Bossana, che ha promosso l’iniziativa in collaborazione con il Comune di Messina, lo Stato Maggiore della Marina Militare, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e l’Associazione Aurora.
La goletta della Marina, sarà teatro della disamina storica su quello che mangiavano a bordo delle navi i marinai: il cosiddetto “rancio di bordo”, a partire dal medioevo, durante la prima guerra mondiale e fino ad oggi, ma anche del pasto sulle navi da crociera che assume un ruolo di grande importanza nella vita del passeggero.

 

All’incontro prenderà parte l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, comandante in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) e vi parteciperanno, l’assessore alla cultura, al turismo e brand Messina, Enzo Caruso; il consigliere di presidenza dell’Accademia italiana della cucina, Ugo Serra col coordinatore territoriale Vittorio Sartorio e i componenti del Centro Studi Sicilia orientale.

 

La manifestazione grazie alla collaborazione del Comune di Messina per il tramite dell’assessore Caruso, sarà arricchita dalla mostra “Il rancio di bordo e i menu storici delle navi della Regia Marina” che sarà inaugurata il 4 agosto nell’atrio di Palazzo Zanca e sarà visitabile sino al 15 agosto. Attraverso un’accurata ricerca storica sono stati rinvenuti, selezionati e riprodotti su pannelli molti dei menu storici serviti a bordo delle navi della Regia Marina. La mostra presenta 31 menu (per oltre 140 ricette), che si snodano attraverso 50 anni dal 1892 al 1942, e serviti a bordo di ventidue Unità e Comandi Navali relativi a eventi anche di rilevanza internazionale, come, ad esempio, la presenza dei marinai italiani in Cina durante la rivolta dei boxer a inizio 1900.

 

Tra in menù in mostra nel palazzo Municipale, quattro sono del circolo Ufficiali di Marisicilia Messina, relativi al periodo 1941-1942 e pur nelle drammatiche circostanze di un conflitto bellico, venivano proposte alcune specialità locali, come la spadola alla marinara che offriva una variante alla pasta e ceci o all’omelette vegetariana. Nel loro complesso, i menù rivelano la sobrietà, cioè il saper coniugare la classe e lo stile propri della Marina con la necessità di essere al passo con i tempi e in armonia con le situazioni più disparate, da quelle sociali a quelle prettamente belliche.

 

L’Accademia Italiana della Cucina che quest’anno celebra il settantesimo della sua fondazione, dal 2003 è Istituzione Culturale della Repubblica Italiana ed ha lo scopo di tutelare le tradizioni della cucina italiana, in tutte le sue declinazioni. Attraverso il suo Centro Studi, le sue Delegazioni e Legazioni in Italia e nel mondo, l’Accademia opera affinché siano promosse iniziative idonee a diffondere una migliore conoscenza dei valori tradizionali della cucina italiana, che costituiscono la base per ogni concreta innovazione.Tra i compiti del Centro Studi Territoriale lo studio, la cultura della cucina e della gastronomia e ricerche di diverso livello, sulla gastronomia del territorio da utilizzare per attività didattiche a livello universitario e nell’ambito degli istituti alberghieri.

 

Il Palinuro fu varato nel 1934 nei Cantieri Navali Dubigeon di Nantes in Francia, con il nome di “Commandant Louis Richard”. Fino all’inizio del secondo conflitto mondiale la nave, di proprietà di una società privata francese, fu destinata al ricco commercio della pesca e del trasporto del merluzzo nei Banchi di Terranova. Al termine del secondo conflitto mondiale la Marina Militare, decise di mantenere l’esperienza professionale che da decenni si tramandava sui velieri quale elemento fondante della formazione marinaresca dei propri equipaggi. Nel 1950, quindi, la nave fu acquistata dalla Marina Militare Italiana che la sottopose ad una serie di importanti lavori trasformandola nella Nave Scuola che entrò in servizio il 16 luglio 1955. Da allora nave Palinuro ha toccato la maggior parte dei porti del Mediterraneo e del Nord Europa percorrendo, complessivamente, circa 300 mila miglia nautiche.

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