PALERMO. «Il vecchio progetto del Ponte sullo Stretto è morto. È stato cancellato dal Governo Monti. Dobbiamo fare il corridoio Napoli-Palermo, che è un corridoio europeo, quindi va valutata anche l’ipotesi di un collegamento diretto, stiamo completando uno studio di fattibilità molto laico dove mettere a confronto le varie opzioni in ballo, valutando tutti i pro e i contro. Se lo facessimo non costerebbe 8 miliardi, di cui quattro erano oneri finanziari, ma 3,5-4 miliardi». Parole del ministro Graziano Delrio nel corso di un incontro, a Palermo, per presentare la candidatura alle regionali di Fabrizio Micari (che si era detto favorevole alla grande opera).

Nel capoluogo siculo per l’inaugurazione del nuovo tracciato ferroviario Campofelice di Roccella-Ogliastrillo, il ministro ha inoltre annunciato grossi investimenti per le infrastrutture in regione:  “Vogliamo fare vedere ai cittadini siciliani che lo Stato c’è e che sta investendo su questo territorio. Dopo tanti decenni di non investimenti ci sono più di 5 miliardi disponibili per potenziare il trasporto regionale“. “Oggi – prosegue il ministro – facciamo un pezzo di potenziamento della Palermo-Messina , che è una delle direttrici, ma stiamo lavorando con grande intensità anche sulla Catania-Palermo e sulla Catania-Messina” .

In compagnia di Delrio anche l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, che ha annunciato 15 miliardi di investimenti nei prossimi 10 anni e l’intenzione di collegare le due sponde dello stretto di Messina con servizi più veloci, aumentando le corse fino a 23 coppie al giorno per collegarsi al Freccia Argento che viene da Roma, che è molto utilizzato. “ Il trasporto delle persone da una parte all’altra –  ha spiegato Gentile – è stato riconosciuto con il decreto 50 del 2017 come un servizio che garantisce la continuità territoriale. Questo dà la possibilità a Rfi di aumentare di molto le corse con collegamenti ogni 15 minuti“.

 

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