MESSINA. Si sono spente nella serata di ieri, 12 agosto 2025, le luci della IX edizione del Mish Mash Festival organizzato dall’ Associazione Mosaico. Tre serate, al Castello di Milazzo, dedicate alla musica e alle arti performative: tra concerti, installazioni, mostre ed associazionismo, con il corpo di ballo dell’Opificio del movimento e delle arti di Giammoro, le opere di Andrea Sposari, Voirhumain ed altri ancora. Il welcome day, domenica 10 agosto 2025, per la notte di San Lorenzo, è stato come sempre dedicato alla Sicilia ed ha visto tra i protagonisti che si sono esibiti, nella parte alta del Castello, davanti al Monastero delle Benedettine, con una vista mozzafiato sulla costa siciliana, la band messinese dei The Whistling Heads, con le sue sonorità post punk ed alternative rock indie, che per l’ occasione ha presentato alcuni inediti del nuovo ep in lavorazione, il rock anarchico e psichedelico dei The Winstons, capitanati da Roberto Dellera ed Enrico Gabrielli, ed i set dei dj siciliani Bambi, go-Dratta e Turki Stan.
Lunedì 11 agosto 2025, invece, ci si è spostati ai piedi del Duomo dove, dopo il warm up al tramonto de Lo Smilzo, sul mane stage si sono alternati Chiara Accardi, tra i vincitori del contest Figli delle Stelle, Cico Messina, cantautore palermitano capace di mescolare jazz, folk e poesia, Joan Thiele con il suo sound colombiano: “Eco” è stata una delle scoperte del Sanremo 2025 e a sorpresa ha duettato con Frah Quintale. Un grande e piacevole ritorno, dunque, per l’artista bresciano, che ci ha tenuto a ricordare il momento in cui, nel 2018, all’inizio della sua carriera, che poco dopo l’ha portato ai sold out nei palazzetti, si è esibito a Milazzo in occasione delle III edizione del Mish Mash Festival. A chiudere la line up della prima giornata, con un sold out di quasi 1200 spettatori, il cantautore siracusano Marco Castello, fiore all’ occhiello dell’attuale panorama musicale italiano indipendente, che ritorna sul palco del Mish Mash Festival, facendo cantare e saltare il pubblico senza sosta, dopo ad avere preso parte all’ edizione del 2021 segnata dalle restrizioni Covid-19, con le sue note mediterranee che rimandano ai favolosi anni ’70, tra brezza marina ed armonie jazzate inframezzate da groove incalzanti, disco e bedroom pop.
I Dov’ è Liana, tra gli artisti più attesi dell’edizione 2025 in programma nella serata di ieri, 12 agosto 2025, sono stati costretti ad annullare le ultime date del tour estivo per motivi di salute di uno dei componenti della band ma, nonostante il forte dispiacere degli organizzatori e dei fan, il disguido non ha intaccato minimamente la magia della serata di chiusura del Festival. Così, in punta di piedi, accompagnato dal riflesso sul mare di una luna arancione gigante, fa il suo ingresso sul palco Giorgio Poi, per un concerto di una bellezza commovente. In una liaison tra il cantautorato d’autore ed un pop obliquo, con sonorità internazionali e testi ricercati, ironia, miraggi e frantumi d’ identità, l’artista di Novara, tra gli italiani più ascoltati all’ estero, è tornato sul palco del Mish Mash con una scaletta mixata dai suoi brani iconici accompagnati e dai pezzi dell’ ultimo album, pubblicato a maggio 2025, “Schegge”. Ad infiammare il pubblico del Castello, che ogni anno arriva da tutte le parti d’ Italia e del mondo, è arrivato okgiorgio, una delle voci più nuove ed originali dell’elettronica italiana, capace di unire la chitarra classica ai beat digitali per delle produzioni raffinate e contemporanee dall’ energia potente. Successivamente è toccato ai Pastaboys: Dino Angioletti, Uovo e Rame, dal 1995 pionieri della musica house ed elettronica in Italia, sono riusciti a far ballare i presenti in attesa dell’aftershow a sorpresa a cura di okgiorgio. Un’edizione ricca di emozioni che tra grandi e graditissimi ritorni e nuove scoperete, in attesa dei festeggiamenti dei 10 anni del Festival a cui si sta già lavorando per l’edizione 2026, non solo ha dato prova di come il Mish Mash Festival sia cresciuto e continui a crescere in tutti questi anni ma lo ha consacrato, ancora una volta, tra le migliori realtà italiane dedicate alla musica, all’avanguardia, all’inclusione, all’arte e alla tutela del territorio.
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Laura Lipari
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Franz Moraci
- Foto di Franz Moraci
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- Foto di Laura Lipari
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