MESSINA. Dalla scorsa settimana anche a Messina i percettori del Reddito di cittadinanza dovranno dare disponibilità al Comune, alle partecipate e alle aziende per svolgere dei “lavoretti” utili alla collettività. Aziende, fondazioni e altre realtà, quindi, potranno presentare un progetto di inclusione e formazione, attraverso il quale potrà avvalersi dell’aiuto dei percettori del Reddito senza avere alcun onere (non dovrà alcuno un stipendio e nemmeno altre somme per le misure complementari). Iniziativa, questa, per cui il Comune è stato più volte sollecitato dal M5S e dal Movimento Vento dello Stretto, che intervengono con due note distinte.

“Il Comune – spiega Alessandra Calafiore, assessore alle Politiche sociali – si prederà cura delle spese per l’Inail, di assicurazione di responsabilità civile e di formazione. Si tratta di progetti che possono anche essere ripetuti nel tempo. È un bando aperto – aggiunge Calafiore – che non ha scadenza. Abbiamo migliaia di percettori e quindi la lista delle disponibilità di enti o aziende in grado di impiegare queste persone non può chiudersi. Anche il Comune e le partecipate attingeranno a questo bacino per una serie di attività, anche le più semplici, che però possono restituire utilità all’ente e ai percettori stessi che imparano un mestiere”.

Questa la nota dei consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle Giuseppe Fusco, Andrea Argento, Cristina Cannistrà, Giuseppe Schepis e Paolo Mangano: “Anche a Messina stanno per essere finalmente attivati i PUC (Progetti Utilità Collettiva), con la pubblicazione di un avviso di selezione rivolto ad aziende, fondazioni, istituzioni religiose, oltre a enti pubblici, che sono chiamati a presentare la propria disponibilità per promuovere questi progetti. Dopo la circolare del Ministero del Lavoro dell’ottobre 2019 che autorizzava i comuni ad avviare i PUC, il mese successivo con la Determina Dirigenziale del Comune a firma del dott. De Francesco, sono state individuate le figure necessarie per avviare questi progetti, ma fino ad oggi nulla era stato fatto. Siamo contenti che il nostro Comune abbia avviato questo percorso che rappresenta un’occasione storica e, proprio per questo, noi consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle abbiamo sempre sollecitato l’amministrazione nelle varie Commissioni e in ogni occasione utile, ad accelerare le procedure per predisporli, in quanto riteniamo che l’utilizzo di questo capitale umano sia fondamentale. Viene, innanzitutto, dato un impiego alle persone beneficiarie del Reddito e, al tempo stesso, vengono avviate una serie di attività sul territorio in favore della comunità messinese (progetti che riguardano l’ambiente, sport, cultura, formazione ad esempio). E’ importante chiarire che i progetti in questione sono espressamente previsti dal Decreto che ha istituito il Reddito di Cittadinanza ed i singoli Comuni devono poi organizzarli in modo concreto, coinvolgendo i percettori del Reddito (disponibili ad aderire ai PUC), che hanno sottoscritto il Patto per il Lavoro o il Patto per l’inclusione sociale. Queste attività, in particolare, prevedono dalle 8 alle 16 ore di lavoro settimanali e, per la città di Messina, sono più di 8000 i potenziali candidati per ricoprire un ruolo in uno dei possibili progetti. Quindi, dalla cura del verde pubblico alla realizzazione di progetti culturali, passando dall’implementazione dell’attività delle partecipate come Messina servizi Bene Comune, Atm e Messina Social City, le potenzialità di applicazione sono pressoché infinite”.

Così, invece, il Movimento Vento dello Stretto, a firma del vice presidente, Dario Carbone, e del Presidente, Piero Adamo:

“L’amministrazione comunale ci ha ascoltato ma non ci ha risposto, va bene comunque! Abbiamo protocollato – con pec inoltrata il 24 giugno scorso che alleghiamo – una nota con la quale richiedevamo all’Amministrazione De Luca di predisporre senza indugio i PUC, i progetti utili alla collettività così da permettere ai percettori del RdC di svolgere lavori socialmente utili. Non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta ma a quanto pare l’idea è piaciuta alla Giunta”, ha dichiarato Carbone.

Siamo contenti che l’Amministrazione Comunale (evidentemente condividendone lo spirito) abbia finalmente reso possibile il fatto che, come da noi suggerito tempo addietro, i percettori del reddito di cittadinanza, nell’attesa di trovare una occupazione, diano il loro contributo alla comunità mediante lo svolgimento di lavori socialmente utili in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni. E’ giusto che chi riceve un sussidio dallo Stato restituisca con il proprio lavoro alla Comunità quanto ricevuto”, ha aggiunto Piero Adamo.

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