MESSINA. Riceviamo e pubblichiamo lo sfogo dello studente universitario Francesco Pio Magazzù su un episodio di “ordinaria inciviltà“, come da lui definito, su un fumatore in spiaggia che ha lasciato le cicche della sigaretta sulla sabbia.

“Fumare fa male alla natura, soprattutto quando a fumare è un incivile. Preso dal caldo di luglio scelgo di andare a mare, per fortuna abbiamo 56 km di costa e le spiagge non mancano, così scelgo di andare sulla litoranea. Arrivo in spiaggia e noto subito un ragazzo che a 1 metro da me e che probabilmente ha scambiato la spiaggia con un gigantesco posa cenere. Nell’arco di due ore ha fumato ben sette sigarette, e i mozziconi? Tutti buttati in spiaggia”.

“Probabilmente non sa che un singolo mozzicone di sigaretta impiega più di 2 anni prima di essere smaltito dalla natura e che le sostanze inquinanti che contiene arriveranno inevitabilmente a inquinare il nostro mare e le nostre spiagge. O forse lo sa e semplicemente non ama la sua terra. Ma d’altro canto siamo la città della doppia fila selvaggia e della sosta vietata, la città dei blitz e dei tuttologi al bar. Più che del lavoro abbiamo bisogno di una rivoluzione culturale”.

“Mentre raccolgo i mozziconi per portarli via dalla spiaggia e buttarsi penso che dovremmo piazzare all’imbarco dei traghetti di villa San Giovanni per Messina un cartello con scritto ‘Lasciate ogni speranza o voi che entrate’ “.

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