MESSINA. Dopo l’adesione alla Lega nel gennaio 2019, il consigliere comunale messinese Pierluigi Parisi abbandona il Carroccio per tornare in Forza Italia. Una scelta motivata, come lui stesso ha sottolineato, da una mancanza di vedute comuni.

“Siamo lieti di riaccogliere Pierluigi tra le fila del partito. Un percorso politico nato tra i giovani di Forza Italia nel lontano 1996 e continuato all’interno del Popolo delle Libertà, non poteva essere essere cancellato con un colpo di spugna. Con il suo entusiasmo e la sua voglia di mettersi al servizio del territorio, sono certo che saprà confermare quanto di buono Forza Italia sta facendo in Sicilia, confermando la buona salute di cui gode”, dichiara il Coordinatore regionale siciliano, Gianfranco Micciché, che a nome di tutti gli azzurri da il bentornato a Pierluigi Parisi.

Gli fa eco il Capogruppo di Forza Italia all’Ars e coordinatore del partito nella provincia di Messina, Tommaso Calderone, per il quale: “Il richiamo di valori specifici ha avuto il sopravvento. Per chi dal punto di vista politico privilegia una visione moderata, che cura il tessuto imprenditoriale, ambisce alla semplificazione amministrativa e pensa a creare occupazione, è dura non trovare in Forza Italia la propria casa. La Finanziaria regionale che si è appena conclusa ne è la testimonianza. Sono consapevole che anche a Messina (e il ritorno di Parisi ne è la prova) ci sono le condizioni per continuare il percorso di rinnovamento generazionale che già da ora sta dando copiosi risultati”.

Di seguito il post dove il Consigliere comunale Pierluigi Parisi ha motivato il ritorno in Forza Italia:

Dopo una lunga riflessione sono giunto ad una decisone per me molto importante che cercherò di rappresentare al fine di una spero chiara comprensione
Il mio percorso e impegno politico parte da lontano, era il 1996 quando per la priva volta mi iscrissi ad un partito, avevo appena 14 Anni e presi la tessera Forza Italia, a quell’età si è più sognatori e non si conoscono le dinamiche di un mondo bellissimo come quello della politica ma anche pieno di ostacoli ed insidie che molto spesso ti rendono difficile anche quello che dovrebbe essere un percorso semplice e lineare nello specifico per dare un proprio contributo.
Una cosa però mi è sempre stata chiara, la mia voglia e la volontà di mettermi al servizio della comunità in prima persona per cercare nel mio piccolo di dare un contributo al mio territorio, rappresentare e dare voce a tante persone che sin da allora mi sono sempre state vicine ed hanno condiviso con me un percorso fatto di passione, condivisione ed amore per il proprio territorio e per la nostra Messina.
Era il 2013 quando fui eletto per la prima volta nel civico consesso della mia città con il Popolo delle Libertà, 5 anni in cui sono stato all’opposizione ma sempre con spirito costruttivo e mai distruttivo nonostante con molta probabilità quei 5 anni resteranno alla storia come gli anni più cupi e bui per la Nostra comunità.
Nel 2018 nonostante la mia delusione per gli anni di attività politica appena passati ma che comunque mi hanno fatto acquisire tanta esperienza, soprattutto per quel che riguarda la conoscenza della macchina amministrativa di un comune quello di Messina sicuramente non facile ed ho avuto l’onore di essere stato eletto Presidente della commissione Patrimonio prima e sempre nello stesso mandato di Vice Presidente del Consiglio Comunale, oltre a ricoprire nell’ultimo periodo la carica di Capogruppo di Forza Italia, ho deciso con grande consapevolezza di ricandidarmi per continuare a dare il mio contributo alla mia città.
Sicuramente si è trattato di un periodo, dal punto di vista politico, all’interno di Forza Italia, privo di una guida e di un organizzazione territoriale comune e condivisa che invece in passato, aveva caratterizzato Forza Italia, da li una scelta per me difficile e combattuta quella di dover in qualche modo prendere le distanze da un partito che in quel momento non mi apparteneva più, e le cui scelte territoriali non condividevo più.
Proprio la mancanza di condivisioni e stimoli mi hanno fatto prendere la decisione di trovare nella nuova Lega che stava nascendo e si stava radicando nel territorio e……….. non certo per il suo passato caratterizzato da uno spirito antimeridionale più volte manifestato nel passato, ma per l tanti punti politici programmatici a livello Nazionale che condividevo prima e continuo a condividere oggi quali:
• Meno tasse (no imposta su donazioni, successione, prima casa e primo bollo)
• Meno burocrazia
• Meno vincoli europei
• Flat Tax
• Pagamento immediato debiti PA
• Chiusura Equitalia con pagamento rimandato a enti locali
• Abolizione limite uso contante
• Difesa delle aziende italiane e del Made in Italy
• Piano per il Sud
• Uso dei fondi europei per azzerare gap infrastrutturale
• Azzeramento della riforma Fornero
• Aumento pensioni minime e assegno anche alle mamme
• Sostegno alla natalità
• Raddoppio pensioni minime di invalidità
• Asili nido gratuiti
• Incentivazione competizione pubblico-privata per scuola e sanità
• Assegni familiari più consistenti in proporzione al numero dei figli
• Elezioni diretta del Presidente della Repubblica
• Rafforzamento autonomie locali con modello federalismo responsabile.
Altro fattore determinante che mi aveva portato a quella scelta era ed è
soprattutto per la stima che nutro per i miei compagni di viaggio in questa breve avventura e mi riferisco in particolare al Prof. Dino Bramanti ed all Avv. Giovanni Scavello con cui ritengo che abbiamo fatto il massimo e bene ciò che il nostro ruolo ci consentiva di fare, e che sono certo continuerò a lavorare ed a confrontarmi prima di ogni decisione sui fatti cittadini, con la speranza anche di ritrovarmi di nuovo assieme in un unico contenitore politico.
Purtroppo le promesse iniziali del partito in Sicilia non sono poi diventate realtà sia nell’ agire sia nella metodologia delle premesse che mi erano state prospettate, una completa mancanza di condivisione nelle scelte a livello regionale che ha avuto conferma nella impossibilità di incontrare il coordinatore Regionale. Un sistema decisionale verticistico che non appartiene al mio modo di essere e di vedere la politica e la speranza che si trattasse solo di un primo periodo di organizzazione che una volta passato avrebbe comportato più condivisione e coinvolgimento nelle scelte per la politica non in Sicilia ma per la Sicilia, ma purtroppo non è stato così ed a questo punto ritengo che sia stato un percorso una scelta che non mi può più vedere interprete di un ruolo che non mi piace e non mi appartiene.
Al contempo sollecitato, sono estremamente felice di tornare a casa mia Forza Italia, dove ritrovo tanti amici e dove sin da domani mi metterò al lavoro per dare il mio contributo in termini fattivi e con tanta voglia di incidere per il bene della mia città.