MESSINA –  “È arrivato il momento di creare all’interno della città metropolitana di Messina il polo fieristico”, così interviene Carmelo Picciotto, presidente provinciale ConfCommercio.

Un polo fieristico di cui dovrà farsi carico la prossima Amministrazione, secondo Picciotto: “L’Italia è ai primi posti nel settore del turismo e i dati di settore testimoniano il valore economico del settore business e congressuale, risorse importanti che non possiamo permetterci di dissipare. Messina è già stata sede della Fiera Campionaria più antica d’Europa, risalente a Federico III e prendendo atto che nella città metropolitana di Messina hanno sede quasi il 50% delle imprese turistiche della regione Sicilia, la realizzazione di questo polo fieristico sarebbe un atto utile e nell’interesse delle quattro aree metropolitane (Catania, Palermo, Reggio Calabria e Messina). Si tratterebbe di una struttura in grado di espandere il mercato turistico sino a 365 giorni l’anno, creando un vero e proprie ponte fra le community reali e quelle virtuali”.

 

“Se può essere prematuro – in questo momento – individuare il soggetto giuridico atto a porre le basi per questo progetto, è altresì necessario sottolineare che la realizzazione del polo fieristico diventerà una realtà proficua per le città metropolitane solo se si concederanno opportunità e visibilità alle start-up del settore turistico, consentendo loro uno sviluppo immediato sul mercato. Al fine di potenziarne l’impatto sul territorio, ipotizziamo che si possano destinare immobili in disuso – fra cui le ex aree ferroviarie – da affiancare al suddetto polo fieristico, in qualità di strutture satellite destinate al turismo commerciale. In tal senso, crediamo che la ConfCommercio potrebbe essere uno dei soggetti atti a reperire tali immobili, ponendo le basi per una de-stagionalizzazione ovvero creando occupazione nel settore turistico tutto l’anno, puntando sull’area business e congressuale”.

 

“Appare evidente – conclude Carmelo Picciotto – che la realizzazione del polo fieristico di eccellenza deve essere una nostra assoluta priorità poiché reputiamo che diverrebbe una fonte attrattiva per l’area del Mediterranea, motore propulsivo sia per l’economia dell’Europa del Sud sia per il Nord Africa”.

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