MESSINA. Inaugura nel primo pomeriggio di oggi, lunedì 2 dicembre 2024, alle ore 15.00, la mostra fotografica “Mal d’ Africa”, di Tina Smeraldi e Fabio Baudo, a cura del Professore Francesco Mento, ospitata dall’ IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo presso il primo piano dell’Ospedale Piemonte. L’esposizione, visitabile fino al 6 gennaio 2025, ruota attorno al concetto della speranza ed è nata da un’idea di Maria Felicita Crupi, Direttore Amministrativo della struttura, e dalla collaborazione di Francesco Mento, docente di fotografia all’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria, da sempre attivo nel mondo della fotografia, della grafica pubblicitaria e della ricerca fotografica in campo artistico, in primis come direzione della fotografia per videoinstallazioni e cortometraggi, attività che l’ha portato a ricevere numerosi premi e riconoscimenti nell’ arco della sua carriera, con il talento di Tina Smeraldi e Fabio Baudo, fotografi siciliani per lavoro e passione, da tempo impegnati come volontari presso il Centro Cristiano Efraim, che dal 2012 promuove iniziative solidali e missioni di volontariato per l’assistenza sociale e socio-sanitaria in Kenya.

Gli scatti protagonisti dell’allestimento sono stati realizzati a Kasue, dove il progetto “Missione Kenya”, portato avanti fin dalla sua nascita anche grazie al contributo e alla generosità dei messinesi, ha fornito aiuti concreti alla popolazione grazie alla realizzazione della costruzione di un pozzo, di una clinica e di un orfanotrofio che attualmente accoglie 140 bambini.

«Mal d’ Africa è un viaggio visivo che esplora il delicato equilibrio tra le luci e le ombre del nostro tempo – raccontano Tina e Fabio – ogni immagine esposta è un invito a guardare il mondo con lucidità e consapevolezza, senza distogliere lo sguardo dalle ferite, ma anche senza dimenticare la bellezza della resilienza umana. Gli occhi che incontrerete non sono solo testimoni di un presente complesso, sono finestre verso la possibilità, specchi in cui ci si può riflettere e, forse, ritrovare, perché ogni sguardo, se accolto con apertura, può trasformarsi in un atto di speranza».

Un percorso, quindi, fatto di immagini vibranti e dense, che offrono ampio spazio ad un dialogo tra culture e religioni privo di pregiudizi e stereotipi, all’insegna della comunione nella diversità, ma soprattutto una riflessione profonda sulla complessità della condizione umana nel contesto della società moderna ed attuale che porterà l’osservatore a capire, e sentire, che persino nelle circostanze più ostiche e disarmanti della vita la fiamma della speranza è sempre accesa.

«Le foto sono state scattate mentre ci trovavamo in Kenya come volontari per Missione Kenya – precisa la fotografa Tina Smeraldi – per la mostra abbiamo selezionato principalmente dei ritratti ambientati che attraverso un gioco di luci ed ombre, e soprattutto attraverso le espressioni comunicassero, per l’appunto, un messaggio di speranza: esiste tanto dolore, tanta sofferenza, ma c’ è ancora chi crede che le cose possano cambiare anche solo attraverso dei piccoli gesti».

La mostra, allestita nel periodo delle festività natalizie, rappresenta un’occasione per riflettere sulle difficoltà che tanta gente ogni giorno affronta per vivere: «Anche nelle realtà più dure ed ingiuste, la speranza non smette mai di pulsare. Lasciamoci coinvolgere, ispirare, emozionare e facciamoci delle domande circa il senso della nostra esistenza convenzionale – sottolinea la Dott.ssa avv. Maria Felicita Crupi – un mio sentito grazie agli autori per aver condiviso con tutti gli operatori, i pazienti, ed i visitatori del Nostro Ospedale Piemonte, questa visione».

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